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Esperto Risponde

Premolare superiore incluso: quale trattamento scegliere?

Buonasera! Sono una ragazza di 24 anni. Ho portato l'apparecchio mobile per quattro anni per raddrizzare i denti (dagli 8 ai 12 anni), poi ho interrotto il trattamento per volontà del mio dentista che aveva ritenuto il percorso ormai concluso. Purtroppo, al termine di questo trattamento, non si era risolto uno dei problemi che effettivamente ho ancora, ovvero l'inclusione del secondo premolare superiore destro. L'inclusione non riguarda solo il premolare definitivo ma anche quello deciduo che non è mai sceso, lasciando così una piccola fessurina che, con il tempo, è stata più o meno occupata dai denti vicini.

Negli anni ho continuato a monitorare la situazione nella speranza che il dente scendesse da solo e ho fatto anche varie radiografie ma, ad oggi, non è cambiato nulla. Il mio dente da latte ha praticamente fatto da tappo al dente definitivo che è rimasto in posizione senza poter scendere ed ora - alla luce anche di quanto denota la mia ultima radiografia fatta meno di due mesi fa - sta spingendo sul molare, causandone una lieve inclinazione. Il mio dentista attuale mi ha detto che, negli anni, il molare potrebbe danneggiarsi e mi consiglia di mettere un'ortodonzia fissa per circa un anno e mezzo/due, creando così lo spazio necessario tra i due denti a cui farà seguito un piccolo intervento per estrarre il premolare e provare a riportarlo in posizione corretta.

Premetto che mi spaventa molto l'idea di rimettere l'apparecchio a quest'età, non solo per una questione estetica ma anche e soprattutto perché, prima di mettere l'apparecchio mobile da bambina, ho portato per una brevissima parentesi uno fisso che mi ha arrecato non pochi problemi di salute, ragion per cui ho dovuto toglierlo e sostituirlo con un'ortodonzia differente. Ho avuto infatti una bruttissima infezione alle mucose orali che mi ha fatto quasi rischiare un ricovero in ospedale a causa della forte febbre e del deperimento fisico.

Ho provato a parlare con il mio dentista di queste cose e mi sono confrontata con lui sulla possibilità di adottare un'ortodonzia meno invasiva come ad esempio quella linguale o senza attacchi (non mi riferisco all'invisalign perché nel mio caso i denti sono dritti complessivamente e l'ortodonzia serve solo per creare spazio dove la natura non ha provveduto) ma ho ricevuto riscontro negativo con una motivazione che mi ha lasciato un po' perplessa. Ed è per questo che mi rivolgo a voi: mi rendo conto che, senza radiografie o un'analisi più approfondita, è difficile tirare fuori un parere che sia esaustivo al 100% ma mi chiedevo se vi fosse mai capitato un caso simile al mio che abbia funzionato anche con l'adozione di questo tipo di ortodonzia.

Per me sarebbe veramente importante capire i limiti e gli eventuali campi di utilizzo dell'ortodonzia linguale/senza attacchi e se, eventualmente, sia applicabile ad una situazione come la mia di disinclusione dentale. Ve ne sarei immensamente grata, anche perché il pensiero di tenere due anni quell'ammasso di ferro in bocca mi atterrisce. Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità e la cortese attenzione.

Risposta del medico
Dr. Paola Franca CESTARI
Dr. Paola Franca CESTARI
Specialista in Odontoiatria e Odontostomatologia

Credo che sia necessaria una visita per stabilire , anche in base alla sue esigenze la via da intraprendere.Se bisogna andare a disincludere un dente per portarlo in arcata in genere si usano apparecchi di tipo tradizionale perché il percorso che il dente deve fare è piuttosto lungo.

Risposto il: 09 Ottobre 2018