Un refero di questo tipo indica che vi sono alterazioni aterosclerotiche a livello di alcuni dei vasi arteriosi che portano il sangue a livello encefalico. Il punto importante, che qui non è chiarito, è se questi “restringimenti” comportino un’alterazione del flusso in tali vasi, cioè se abbiano rilevanza emodinamica. Solo sapendo questo è possibile dare un giudizio sui provvedimenti terapeutici da prendere (a parte un trattamento antiaggregante e la riduzione dei fattori di rischio, che sicuramente saranno già stati consigliati dal Medico di Medicina Generale e/o dal Cardiologo/Angiologo che hanno visto il paziente). Dal punto di vista diagnosi è opportuno fare controlli ecografici a 6 mesi e comunque periodici.