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Esperto Risponde

Probabile ernia iatale

Gentili Signori, dopo anni di dispnea, sensazione di dolore dietro la schiena, tachicardia (pensavo anche di soffrire di attacchi di panico), paura di infarto imminente, giunto per l'ennesima volta in p.s. una Dottoressa mi ha consigliato di eseguire una gastroscopia per sospetta ernia iatale e mi ha dimesso con una cura per il reflusso della durata di 30 giorni. Ora, la gastroscopia la farò tra un paio di mesi, e la cura dei 30gg è finita. Devo dire che durante il periodo di cura, ho avuto dei miglioramenti già dopo pochi giorni e i sintomi erano quasi del tutto scomparsi, perché potevo piegarmi in avanti senza sentire il cuore impazzire, non stavo male dopo i pasti e anche la dispnea si era calmata ed era regredito (ma non scomparso del tutto), il dolore dietro alla schiena. Tutti questi sintomi stanno ricomparendo in questi ultimi 10 gg senza più cura. La mia domanda è la seguente: se dovessero confermare l'ernia iatale, questo tipo di terapia (omeoprazolo+riopam), dovro' farla in cronico, visto che i sintomi ritornano quando viene sospesa? Considerate che la mia dieta è abbastanza pulita, non fumo, non bevo alcool, non bevo gassato, non mangio zuccheri e farine bianche, insomma sono molto attento alla dieta perché pratico molto sport. Sono pero' un ex forte fumatore (non fumo dal 2010, ho 43 anni). Un'ultgima domanda, visto che sarà la mia prima gastroscopia e sono spaventato perché ho letto una notizia di un uomo che è deceduto durante l'esame perché lo strumento si è surriscaldato e ha bruciato il suo cuore. Ma davvero questo strumento può surriscaldarsi a tal punto da risultare letale? Vi ringrazio per l'attenzione.
Risposta del medico
Dr. Marcello Picchio
Dr. Marcello Picchio
Specialista in Chirurgia generale e Gastroenterologia
Se compaiono sintomi alla sopsensione della terapia, che è risultata efficace, occorre riprenderla. Ciò che ha detto rigurado all'EGDS è pur leggenda.
Risposto il: 22 Luglio 2019