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Esperto Risponde

quali decisioni prendere?

Ho 41 anni, faccio una vita sana e non fumo. Otto anni fa (giugno 2000) ebbi il mio primo pneumotorace spontaneo al polmone destro, risoltosi nell’arco di alcuni giorni. Nello stesso anno, nei mesi di luglio e settembre ebbi altri due casi di pneumotorace, probabilmente di natura catameniale perché sempre concomitanti con il mio ciclo mestruale. Il medico pnumologo chirurgo toracico presso cui ero in cura mi sottopose in settembre ad abrasione pleurica. Andò bene due mesi, poi nel novembre 2000 un nuovo episodio, e un altro a dicembre. Nel mese di Gennaio del 2001 mi sottoposi a pleurectomia apico- dorsale, con la garanzia che non mi sarebbero più capitati episodi di pnx. Tutto bene per circa 1 anno, poi ancora episodi periodici. Consultata una esperta ginecologa, a cui mi ero rivolta per una fastidiosa Candida, cominciai ad assumere un farmaco ormonale, il “Planum”, che assumo tuttora, nella speranza che ci fosse appunto un collegamento con il sistema ormonale e che si potessero risolvere entrambi i problemi. Sembrava tutto risolto, poi dopo circa 18 mesi ancora altri pnx (più distanziati tra loro), questa volta non più collegabili al ciclo. Ora ormai da 4 anni, e soprattutto negli ultimi 2 anni, ogni 2-3 mesi si verificano episodi di pnx (in tutto 21!!!!), sempre risoltisi spontaneamente. In questi anni ho consultato molti pneumologi nel territorio piemontese (vivo in provincia di Asti) e da loro ho ricevuto pareri discordanti. Alcuni mi hanno consigliato di pazientare in attesa di scomparsa definitiva del fenomeno; un altro mi ha consigliato il talcaggio tramite drenaggio; un altro ancora mi ha suggerito la decorticazione totale più il talcaggio perché secondo con il solo talcaggio non risolverei il problema Io non so quale decisione prendere, tanto più che ormai sono 2 mesi che un pnx iniziato il I Maggio mi tormenta e non si è ancora risolto, nonostante l’assunzione di antinfiammatori e negli ultimi giorni riposo quasi totale. Le mie domande sono queste: 1) Un pnx può risolversi spontaneamente dopo 2 mesi? 2) Quanto si può rimanere con un polmone sgonfio e quali sono le controindicazioni se per assurdo decidessi di rimanere così se non si rigonfia? 3) A chi mi posso rivolgere sul territorio nazionale per avere altri consulti? Faccio notare che gli specialisti interpellati non avevano esperienza di casi simili al mio. Aggiungo che dalla TAC, fatta durante un pnx, risulta che il polmone (ovviamente sempre il destro) non si sgonfia mai completamente, ma solo in alcuni punti. Vi prego di rispondere alle mie domande, perché sto vivendo nell’ansia non sapendo quali decisioni prendere. Grazie
Risposta del medico
Rispondo prima alle sue domande direttamente: 1) un pnx può risolversi da solo dopo due mesi ma il numero degli episodi presedenti depone per una maggiore difficoltà alla risoluzione. 2) non c'è una regola generale quanto, piuttosto, una valutazione caso per caso in quanto la dimensione del fenomeno non è sempre la stessa. Mantenere una lieve falda di pnx non crea enormi problemi ma una coartazione del parenchima all'ilo polmonare induce a maggiori problemi anche di risoluzione nel tempo. 3) credo che più che fare ulteriori consulti occorrerà fare alcune indagini in quanto la monolateralità della patologia ed il numero di recidive è altamente sospetto. Forse non è da escludere una fibrobroncoscopia ed una broncografia nel sospetto che il danno possa essere una rara forma di anomalia bronchiale periferica.
Risposto il: 30 Giugno 2008