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Esperto Risponde

Salve ho un amico di 33 anni che è affetto da

salve ho un amico di 33 anni che è affetto da tachicardia al ventricolo sinistro in forma acuta visto che i suoi battiti diverse volte sono arrivati a 250 bat/min, hanno cercati di curarlo con un ablazione ( che inizialmente ci ha fatto sperare), ma dopo 40 giorni ha avuto un altro attacco. Oggi, a distanza di 5 giorni dal ritorno della tachicardia, gli anno impiantato un defibrillatore, e si prospetta una cura farmacologica..... Cosa ne pensate????
Risposta del medico
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Gentile signore, la tachicardia ventricolare costituisce una aritmia minacciosa per la vita. Nel giovane, quale è il suo amico, può essere dovuta sia a malattie “strutturali” sia a malattie “primitivamente elettriche”. Il primo gruppo comprende la cardiomiopatia ipertrofica, la cardiomiopatia dilatativi, la displasia aritmogena del ventricolo destro, la Sd di Brugada; il secondo le “canalicopatie”. L’iter diagnostico terapeutico cui è stato sottoposto il suo amico è corretto se, come lei scrive, è stato sottoposto a studio elettrofisiologico in base al quale si è deciso di ablare il circuito della T.V.. In genere tale procedura ha il successo nel 90% dei casi. Nella situazione di T.V. recidivante con compromissione dello stato emodinamico o in presenza di un sopravvissuto ad arresto cardiaco vi è la indicazione alla applicazione di un ICD che può essere affiancato a una terapia farmacologia in relazione alla patologia di base. Indubbiamente quella del suo amico è una situazione difficile, in cui utile sarebbe stato conoscere la patologia alla base della aritmia.
Risposto il: 17 Giugno 2008