La terapia antivirale con interferone-ribavirina, fatta con le dovute precauzioni ed i periodici, frequenti controlli in corso di terapia, non è da considerare una procedura rischiosa per la vita di un paziente anche con la situazione clinica di suo padre. Tuttavia va attentamente valutato il bilancio rischi/benefici, dato che si tratta di un paziente di 64 anni in cui si è già sviluppata la cirrosi epatica, che si trova in uno stadio già avanzato. Verosimilmente non riteniamo che in questo caso vi siano i presupposti per intraprendere la terapia antivirale con interferone e ribavirina.