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Salve, sono un ragazzo di 31 anni e sono affetto

Salve, sono un ragazzo di 31 anni e sono affetto da Wolff Parkinson White. All'età di 14 anni si sono manifestate le prime tachicardie parossistiche sopraventricolari, con una frequenza degli eventi che si è progressivamente ridotta negli anni. Nel 2000 sono stato sottoposto presso il San Raffaele di Milano a n.2 procedure di ablazione con RF, che hanno avuto successo nell'imediato, ma hanno presentato una recidivazione del WPW entro 2 ore dall'intervento. Questo sembra dovuto al fatto che la sede del fascio di kent è parahissiana. Unltimamente circa 1 episodio di tpsv gravi ogni 8 mesi. Per episodi gravi intendo che la fc è di 200-250 bpm, e stranamente la pressione riscontrata durante la crisi è di 200/120. Inoltre per gravi episodi intendo che si arrestano solo se sono trasportato al pronto soccorso dove mi vengono somministrati quasi sempre 1 flacone di rythmonorm, che produce la regressione totale dell'aritmia. Adesso ho prenotato una nuova procedura di termo-ablazione al san raffaele confidando nel fatto che la metodica è migliorata. Ad una visita mi hanno detto che potrebbe essere rimasto un "pezzettino" di via anomala. Voi che ne pensate vale la pena riprovare ? con tutti i rischi che questo comporta ? E a distanza di anni la probabilità di successo potrebbero essere aumentate ? O incorrerei in nuove recidive ? Grazie
Risposta del medico
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Gli Aritmologi del SRaffaele sono molto qualificati, per cui continui a rivolgersi a loro con fiducia. E’ anche vero che dal 2000 ad oggi l’ aritmologia interventistica ha fatto progressi importanti, nello specifico nel “mappaggio” delle vie anomale. La sede “para-Hissiana” della via anomala obbliga ad una procedura molto attenta e molto precisa perchè se non si è precisi si rischia di danneggiare il tessuto di conduzione e quindi provocare un blocco atrio ventricolare, che potrebbe rendere necessario l’ impianto di un pace maker definitivo. Nelle precedenti sedute ablative probabilmente non si è completamente interrotta la via anomala, ma la si è temporaneamente inattivata ( provocando un danno parziale poi recuperato dalle cellule del fascio), da cui le recidive. Se volesse sentire un altro parere, a scopo di rassicurazione e di conferma, a Milano non mancano centri assai qualificati ( Aritmologie del DeGasperis e del Policlinico)
Risposto il: 25 Agosto 2008