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Salve, sono una ragazza di 29. per avere

Salve, sono una ragazza di 29. Per avere l'idoneità alla subacquea ho dovuto fare un'ecocardiografia per accertamenti su un soffio al cuore. Il soffio è stato ritenuto fisiologico ma mi è stato riscontrato un aneurisma del SIA. Devo fare ora un doppler transcranico per capire meglio di cosa si tratta. Purtroppo non mi è stato spiegato nulla e mi è solo stato riferito che c'era un "buchino e che bisognerà chiuderlo"? Cosa significa? Vorrei sapere cosa comporta avere questo difetto, in particolare se associato a un "buchino" che immagino sia un forame ovale pervio e allo shunt. Inoltre io soffro da 3 mesi di una cefalea che fin'ora è stata considerata muscolotensiva, e mi è stato detto che spesso, dopo l'ombrellino passa anche il mal di testa. Anche a riposo ho le pulsazione tra 80 e 90 e sono una persona piuttosto ansiosa. Vorrei qualche consiglio e chiarimento. Grazie infinite, Alice
Risposta del medico
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L’aneurisma del setto interatriale è una è una lieve alterazione del setto interatriale, quasi sempre diagnosticata come reperto occasionale in ecocardiogrammi eseguiti per controlli routinari. In questi casi il setto interatriale (struttura che separa l'atrio sinistro da quello di destra) è formato da tessuto ridondante, che ad ogni contrazione cardiaca determina il tipico movimento anomalo, facilmente evidenziabile con un'ecocardiogramma. All'aneurisma del setto interatriale può associarsi uno shunt, ossia un passaggio di sangue attraverso una comunicazione che normalmente non dovrebbere essere presente e che in genere è determinata dalla mancata chiusura del forame ovale presente durante la vita fetale. Nel suo caso, anche in considerazione dell’attività sportiva da lei svolta, deve sottoporsi ad ecocardio transesofageo con mezzo di contrasto per escludere un PFO. Normalmente il riscontro di PFO non determina pericoli o necessità di terapia, tuttavia in alcuni casi potrebbe trovare indicazione l'utilizzo di terapia antiaggregante o anticoagulante oppure la chiusura del forame (anche mediante metodiche percutanee in grado di risparmiare un intervento chirurgico vero e proprio), per impedire la formazione e la mobilizzazione di coaguli di sangue che attraverso lo shunt potrebbero passare nella parte sinistra del cuore e raggiungere la circolazione arteriosa periferica. La relazione tra tale difetto e l’emicrania da lei riferita appare plausibile, infatti sarebbe portatore di questo difetto il 37,7% di chi soffre di emicrania con aura non responsiva ai trattamenti farmacologici e in generale il 41-48% di quelli che soffrono di cefalea. Se confermata la perveta’ del FO purtroppo non viene data l’idoneita’ alla subacquea per il rischio di passaggio di bolle nel circolo arterioso. Dopo l’eventuale chiusura transcatetere non ci sono piu’ problemi.
Risposto il: 14 Ottobre 2008