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Scrivo per chiedere cortesemente un consiglio. a

Scrivo per chiedere cortesemente un consiglio. A mio padre, che ha 76 anni, è stato appena riscontrato un aneurisma dell'aorta di 47 mm., tramite esame ecodoppler. La complicazione sta nel fatto che, oltre ad essere in trattamento per ipertensione arteriosa, poco più di un anno fa gli è stato asportato un rene, e con quello che gli resta ha un valore di 2,5 della creatinina, per cui i medici sconsigliano di effettuare l'AngioTAC, per i rischi connessi all'uso del mezzo di contrasto. Trascrivo il referto dell'ecodoppler: "Abbiamo effettuato, a completamento diagnostico, un esame ecocardiografico. Tale indagine ha documentato: rimodellamento concentrico. Cavità e cinetica normali. Cuspidi aortiche fibrocalcifiche. EEF=67%. Ectasia aortica ascendente (47 mm.). Aorta addominale normale. Pericardio: N.D.R. Doppler: alterata funzione diastolica. Lieve insufficienza AO. e MI. Alla luce del suddetto referto, abbiamo ritenuto opportuno aggiungere alla terapia in atto un betabloccante. Inoltre, in accordo con i colleghi cardiologi, riteniamo opportuna l'esecuzione di un'AngioTAC, per una migliore valutazione dell'aneurisma. Rivolgersi al proprio chirurgo cardiovascolare di fiducia.". Questa è la terapia che sta seguendo: NORVASC 10 mg, 1/dì ZYLORIC 300 mg, 1/dì, a giorni alterni ESKIM 1000 mg, 3/dì ROCALTROL 0,25 mg, 1/dì CARDIOASPIRINA 1/dì E questo è il betabloccante che gli è stato aggiunto in seguito alla scoperta dell'aneurisma: DILATREND 6,25 mg, 1/dì Il consiglio che chiedo riguarda innanzitutto il tipo di accertamenti da svolgere: è giusto evitare l'AngioTAC? Una RMN può essere utile? O cos'altro? In secondo luogo, chiedo un parere sul cocktail farmaceutico con cui si sta trattando. Infine, riguardo ad un eventuale intervento, 'quanto' è consigliabile? (Mi è stato detto che la soglia critica dell'aneurisma è di 50 mm, ma mi sembra che siamo lì...). Nel caso, saprebbero indicarmi una struttura, eventualmente anche all'estero, in grado di garantire alta affidabilità e soprattutto il pieno coordinamento tra l'aspetto cardiologico, quello nefrologico e quello anestesiologico? Ringrazio in anticipo per il tempo che si potrà dedicare al caso e invio distinti saluti.
Risposta del medico
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Visto che è preferibile evitare l’angio TC per via della insufficienza renale, potrebbe fare un eco transesofageo che permette la visualizzazione dell’aorta ascendente in modo eccellente. Detto questo, prima di pensare all’intervento aspetterei qualche mese, rifarei un altro controllo per valutare l’evolutività della dilatazione, perché non dimentichi che il rischio operatorio legato all’intervento, vuoi per l’età, vuoi per l’insufficienza renale, sarebbe alto. La terapia, a mio parere, è corretta, anzi aumenterei il Dilatrend a 1cx2/die. In Italia esistono strutture adeguate per intervenire su pazienti ad alto rischio (Milano, Firenze, Bologna, Parma, Roma,ecc)
Risposto il: 11 Giugno 2007