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Esperto Risponde

Sono a rischio infarto?

Ho 17 anni e sono due mesi che ho paura di avere un infarto. Sono andato 4 volte circa al pronto soccorso dove mi hanno fatto altrettanti tracciati e un’analisi degli enzimi e mi hanno detto che si trattava di attacchi di panico. Sono andato anche da un cardiologo per una visita cardiologica ecg e mi ha detto di stare tranquillo. Mi stavo convincendo del fatto che fossero solo attacchi di panico fino a quando due giorni fa ho accusato una pressione decisa al petto, difficoltà respiratorie, battito accelerato e tanta paura. Non faccio sport da un anno, non mangio benissimo e sto vivendo un periodo particolarmente stressante. Dopo l’attacco di due giorni fa è come se si fossero azzerate tutte le certezze dovute alle visite mediche. Proprio oggi sto accusando dolore allo sterno e all’avambraccio e spesso mi capita di provare un fastidio/dolore al collo o alla mascella. Con questo virus mi è impossibile andare al pronto soccorso anche perché mia madre non mi ci vuole portare. Faccio bene ad avere paura considerando che non fumo più, non bevo più, non ho colesterolo e non ho diabete? Cosa possa fare al momento per monitorare la mia situazione il prima possibile?

Risposta del medico
Specialista in Psicologia clinica e Psicoterapia

Avverto la sua profonda ansia rispetto al suo stato, spesso il non trovare una risposta ai nostri sintomi fisici ci disorienta, sono molto d'accordo con la diagnosi dei medici del pronto soccorso. L'attacco di panico si caratterizza per alcuni sintomi fisici che sono molto simili ai sintomi che si percepiscono prima di un infarto come: battito cardiaco accelerato, fiato corto, dolore al petto sensazione di svenimento ect.. . Escludendo ogni causa organica attraverso esami e visite e vista la sua giovane età il rischio di incorrere in un infarto è pressoché nullo, mi sentirei quindi di tranquillizzarla rispetto a ciò. Le consiglierei invece di iniziare un percorso di sostegno psicologico per comprendere le cause scatenanti degli attacchi di panico e apprendere le modalità di gestione degli stessi, così da poter riprendere appieno le attività di cui al momento lei si priva per il timore di star male. Resto a disposizione per un videoconsulto qualora lei lo voglia. Un caro saluto.

Risposto il: 04 Maggio 2021