Gentile utente, ho letto con interesse la sua difficoltà, e le dico subito che è possibile fare delle *ipotesi*, ma in questi casi non esiste una verità scientifica. A mio avviso è verosimile che ci sia una relazione tra l'ansia e questa intolleranza verso le proprie fantasie omosessuali, che se da un lato la eccitano, dall'altra la sconvolgono. Tenga conto che il modo di vivere la propria sessualità è fortemente influenzato dalla cultura, per cui una omosessualità spesso ha difficoltà a manifestarsi per via di pregiudizi sociali che generano la cosiddetta "omofobia". Per intenderci, un omosessuale che porta una fede nuziale pur non essendo sposato, è omofobico in quanto non accetta il proprio orientamento sessuale, cammuffandolo.
Detto ciò, direi che lei potrebbe trovare beneficio facendo un lavoro per accettare pienamente le sue fantasie sessuali, il che non significa per forza essere solo omosessuale, ma bisessuale. L'essere omosessuali o bisessuali non è una malattia, non è una patologia, non è nulla che si debba curare con i farmaci o con la psicoterapia. E' un orientamento diverso della propria sessualità.
Lavoro con una collega che si occupa espressamente di questo tipo di problematiche. Se vuole un parere o un supporto più consistente, può inviarmi una mail (la trova nel profilo presente nel mio blog), e io la girerò alla collega mettendovi in contatto.
A presto
Dr. Delogu
ipnosicagliari.blogspot.com