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Esperto Risponde

Terapia di coppia

La ringrazio dottor Giovanni Delogu, proverò a seguire il suo consiglio. Volevo dirle che dentro di me nasce una rabbia immotivata suppongo, perché io e la mia ragazza abbiamo camminato sulla stessa strada per molto tempo, voglio dire che lei ha "odiato" o così sembrava, I genitori per ciò che hanno fatto. Poi un giorno mi ha detto che questa situazione per lei era pesante e voleva che tornasse tutto come prima, ed è stato come se avesse cambiato strada all'improvviso ed è stato difficile accettare questo per me in un certo senso. Ammetto che ho visto lei soffrire molto e ripeto molto per tutto ciò che accadeva. Ora sta cercando di avere di nuovo un rapporto con la sua famiglia perché era scomparso del tutto, le ripeto che a me fa un po' di rabbia perché penso a ciò che è successo, perché hanno fatto del male anche nei suoi confronti. Ho tanti pensieri che mi portano a non avere più una stabilità mentale. Voglio tornare ad averla. Attendo sue risposte. Grazie!
Risposta del medico
Specialista in Psicoterapia
La tua ragazza è libera di riallacciare i rapporti con la famiglia di origine come vuole e quando vuole. So che la vivi come un tradimento, ma così non è, è la SUA famiglia, nel bene e nel male, e non può spazzare via 21 anni di rapporto affettivo (patologico o meno) per un torto, non è così facile né immediato. Soprattutto non è giusto che lo faccia perché tu provi rabbia e le fai pressioni in qualche misura, che sia con le parole o col non verbale. Inoltre ti invito a non sottovalutare l'apporto materiale, oltre che affettivo, che un rapporto ha da offrire: i genitori, per quanto odiati, la mantengono e restano i genitori. Tu cos'hai da offrirle? Se le tagliassero i fondi che fai, la mantieni tu? Lo sento che sei molto determinato, ma non puoi combattere una battaglia contro i suoi genitori perché ne usciresti distrutto, e con tutta probabilità se continui su questo versante, solo. Fidati, meglio non costringere mai una ragazza a scegliere tra i genitori e te. Capisci bene che un genitore se si sente minacciato proibisce alla figlia di vedere il partner, e se non lo fa le toglie tutto. Almeno genitori come quelli che tu descrivi. Se così accadesse, sei sicuro che la tua ragazza reggerebbe la tensione? Perché, per capirci, chi deve tornare a casa la sera è lei, non tu. Avessi avuto 35 anni e un lavoro ti avrei fatto un discorso completamente diverso. Auguri.
Risposto il: 17 Gennaio 2019