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Esperto Risponde

Tiroidite autoimmune e gravidanza

Egregio Dottore, approfitto della sua disponibilità e competenza per chierdere un parere. Ho quasi 34 anni e da circa 7 mesi sto provando a restare incinta, ma senza risultati. Soffro di tiroidite autoimmune da anni e sono già in cura con Eutirox, il valore del tsh è 2.60 mentre gli anticorpi tpo sono esageratamente alti. Dalle analisi è emersa anche la presenza di anticorpi ana a carattere punteggiato con titolo 1:80. Presento inoltre la mutazione in omozigosi della MTHFR C677T e sto già prendendo acido folico. Dalle analisi non risulta nessun altro valore sballato, nemmeno a livello anticorpale.

Alla luce di tutto ciò ho questi dubbi:

  1. gli anticorpi antitiroide e ana e la mutazione possono influire negativamente sul concepimento? Dovrei assumere qualche farmaco o integratore per facilitare le cose? Il mio endocrinologo aveva parlato di aspirinetta, ma il mio ginecologo non concorda.
  2. Se dovessi riuscire a rimanere incinta, è vero che gli anticorpi tpo, ana e la mutazione possono interferire con il proseguimento della gravidanza, esponendomi ad un rischio più elevato di gravidanza? Potrei assumere farmaci per scongiurare che questo accada? Il ginecologo mi ha parlato di cortisone a basse dosi. Sarà necessario assumere anche progesterone e/o eparina?

Mi scuso se mi sono dilungata, ma sono abbastanza confusa perché ho l'impressione che non esistano vere e proprie linee guida in materia e che ognuno agisca in maniera autonoma. Sono inoltre piuttosto in ansia per la mia età e mi rendo conto di non poter perdere ulteriore tempo prezioso! La ringrazio davvero tanto per l'attenzione.

Risposta del medico
Specialista in Endocrinologia e malattie del ricambio

La mutazione sì, ma sta già assumendo correttamente acido folico. Per gli AbANA consiglio visita immunologica. Non sono gli Ab anti tiroide ad associarsi ad infertilità, ma spesso sono presenti insieme ad altre patologie autoimmuni (che deve appunto valutare l'immunologo).
Per quanto riguarda l'aspirina, valuterà meglio l'immunologo o un ematologo che si occupa di gravidanze a rischio (Le suggerisco visita ematologia al Policlinico di Tor Vergata con il Dott. Forte). Nel suo caso, dopo aver escluso un problema immunologico, va concordata la terapia da assumere durante la gravidanza con l'immunologo e l'ematologo (eparina?). Per quanto riguarda la tiroide, è il valore del TSH che influenza principalmente l'impianto e linee guida su questo esistono. Quello che Lei riferisce non è ancora adeguato, va aumentata la terapia, in accordo con il suo endocrinologo.

Risposto il: 04 Gennaio 2017