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Esperto Risponde

un problema complesso

Buonasera, io ho delle bronchiettasie riscontrate tramite broncografia 20 anni fa mono laterali (lobo inf. sx), poi, con TAC HR bilaterali presumibilmente dalla nascita, con alterazione dei braccetti radiali di nexina e dineina (esame istologico). Faccio una tac e una fbs ogni anno circa. La tc evidenzia da alcuni anni l'espandersi graduale delle stesse dai lobi inferiori a quello medio e alla lingula. Strie fibrotiche e zone nodulari. L'ultima TC ( fatta a 10 mesi di distanza dalla precedente) ha però evidenziato anche la presenza di b. varicoide (solo al lobo inf. sx) oltre che le già presenti sacciformi, cilindriche e cistiche. Ciò è segno di peggiramento? Di solito qual'è l' evoluzione delle b.? Rischio di dover arrivare necessariamente ad un interv. chirurgico? E' superfluo dire che giornalmente faccio uso di broncovaleas (x aerosol) e foradil prenotturno; al bisogno antibiotico, fluimucil e cortisone. Grazie
Risposta del medico
Gentile signora o signorina, la domanda o meglio le domande che mi pone non prevedono una risposta contenibile in questo spazio. Le bronchiettasie, quando hanno una causa genetica, come nel suo caso, hanno naturalmente un variabile grado di progressione in considerazione del numero ed importanza delle riacutizzazioni oltre, come sempre per tutte le patologie polmonari, il grado di esposizione ad inquinanti inalabili quali il fumo di sigaretta e lo smog. L'intervento chirurgico non è, di norma in questi casi, indicato in quanto, potenzialmente, riducendo la massa del polmone e favorendo l'espanzione della porzione rimanente le forze di trazione conseguenti favorirebbero l'insorgere di nuove bronchiettasie. La terapia va studiata attentamente variandola da paziente a paziente seguendo il concetto della terapia "cucita addosso" al singolo soggetto. Quello che deve porsi come obiettivo principale è la drastica riduzione del numero e della gravità delle recidive.
Risposto il: 15 Marzo 2008