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Esperto Risponde

Viaggio ad alta quota

Con mio marito vorremmo programmare un viaggio in Tibet di tipo culturale (no alpinismo ne' trekking) ma lui soffre di ipertensione che cura con una terapia di Triatec (1cp al giorno). Ci sono problemi nell'affrontare il viaggio ? E' bene tenere sotto controllo la pressione o cambiare la terapia ? E' bene inserire nella terapia delle compresse di aspirina ? e il Diamox è consigliato in questo caso ?
Grazie della risposta.
Risposta del medico
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Le malattie legate all’altitudine come in Tibet dove si raggiungono dai 3500 ai 5000 m, sono essenzialmente secondarie all’ipossia (ridotta disponibilità di ossigeno) e alle modificazioni acute che possono avvenire a livello del circolo polmonare (aumento della pressione polmonare fino all’edema polmonare acuto), mentre a livello arterioso, in realtà non sono descritte modificazioni di rilievo. Il problema è che in presenza di grave ipertensione arteriosa (cioè non controllata, o peggio ancora complicata da danno cardiaco) l’eventuale edema polmonare acuto si può ulteriormente complicare con problemi cerebrali o cardiaci. Pertanto se suo marito una ipertensione arteriosa senza danno d’organo, ben controllata (cioè valori >140/90) dal Triatec, non dovrebbe avere particolari problemi; tuttavia è preferibile effettuare un controllo cardiologico ed un ecocardiogramma prima di pianificare il viaggio. In caso contrario è meglio cambiare la destinazione del viaggio. Il Diamox è indicato nel periodo di acclimatazione e potrebbe essere di qualche utilità nel periodo prima della partenza associato alla terapia di base. Può portare con se dei vasodilatatori come l’Adalat Crono 30 mg da utilizzare in caso di edema polmonare
Risposto il: 01 Febbraio 2007