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Dermatite seborroica: cause e sintomi

Dermatite seborroica: cause e sintomi

La dermatite seborroica è una patologia causata da un'alterazione della composizione del sebo che irrita la pelle e il cuoio capelluto.
In questo articolo:

La dermatite seborroica è una patologia causata da un'alterazione della composizione del sebo che irrita la pelle e il cuoio capelluto. Quali sono le cause e come curarla?

Che cos'è la dermatite seborroica

La dermatite seborroica è una patologia infiammatoria che colpisce zone della cute ricche di ghiandole sebacee, in particolare il cuoio capelluto, il viso, il condotto uditivo, le regioni toraciche e dorsali, i genitali. L’incidenza della malattia conclamata è del 4% della popolazione, ma con la dermatoscopia l’interessamento del cuoio capelluto interessa un numero assai maggiore di persone.

Colpisce soprattutto il sesso maschile nelle forme più gravi, non risparmia il sesso femminile dove generalmente la clinica è un po’ differente.

Le fasce di età più colpite sono l’età neonatale, dove prende il nome di crosta lattea, e a partire dall’adolescenza quando inizia una più abbondante secrezione sebacea.

Cosa scatena la dermatite seborroica?

La dermatite seborroica insorge essenzialmente in individui con un’abbondante secrezione sebacea, spesso geneticamente determinata o legata all’età e a volte a fattori ormonali. In passato si ipotizzava che fosse determinata da un’alterazione della composizione del sebo.

Dagli ultimi studi sulla patologia sembrerebbe che un ruolo fondamentale lo abbia un lievito presente come saprofita soprattutto, ma non solo, nel cuoio capelluto la Malassezia Furfur, che si nutre di acidi grassi a lunga catena, deputato alla formazione del film idrolipidico della cute.

Alla visione dermatoscopica del cuoio capelluto si osserva la presenza non solo di squame spesso giallastre, soprattutto nel sesso maschile, a volte furfuracee nel sesso femminile, accompagnate da un eritema del cuoio capelluto che sarebbe dovuto ai prodotti di scarto del fungo.

I fattori scatenanti sono rappresentati dalle stagioni, autunno e primavera, caldo umido, cattiva alimentazione, stress, scarsa igiene. Le forme più gravi accompagnano malattie di natura psichiatrica o patologie con deficit del sistema immunitario.

Quali sono i sintomi

La dermatite seborroica si manifesta con forme più o meno gravi a seconda degli individui, della predisposizione genetica, della presenza di malattie intercorrenti. La forma classica, meno frequente colpisce il cuoio capelluto, il viso, in particolare i solchi naso genieni, le sopracciglia, il mento, i condotti uditivi, le regioni sternali e dorsali, spesso i genitali con squame giallastre che tendono a cadere, untuose, su una base eritematosa, il tutto accompagnato da prurito o tricodinia al cuoio capelluto (sensazione di dolore ai capelli).

Fortunatamente queste forme conclamate non sono frequentissime. Prevalgono forme più blande con una base eritematosa soprattutto al cuoio capelluto e nei solchi naso genieni e desquamazione furfuracea, che tende a rimanere adesa al cuoio capelluto, formando a volte vere e propre placche. Il prurito è quasi sempre presente.

Trattamento: come curare la dermatite seborroica

Tenendo presente che la malattia è essenzialmente legata all’azione della Malassezia furfur, e quindi di un fungo che vive con noi, è una patologia cronico recidivante per cui si tiene bene sotto controllo, ma non si guarisce mai del tutto.

Attualmente esistono numerose possibilità terapeutiche per la dermatite seborroica. Nelle forme più resistenti vengono utilizzati shampoo a base di ketoconazolo all’1% o al 2% che andrebbero sempre consigliati dal dermatologo per decidere gli schemi posologici.

Quando prevalgono le placche, si preferiscono shampoo sempre a base di Ketoconazolo e acido salicilico come decappante. Nelle forme più blande si opta per shampoo a base di zinco piritione e ciclopiroxolamina.

Per la cute hanno più efficacia le creme a base di ciclopiroxolamina o a base di Aleukina, che seppur in tempi abbastanza lunghi, sembrerebbe sopprimere le recidive cutanee per periodi di tempo più lunghi.

 
Ultimo aggiornamento: 27 Aprile 2023
4 minuti di lettura

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