Quasi il 50% di tutti i 92 milioni di donazioni di sangue che avvengono ogni anno nel mondo viene destinato ai Paesi sviluppati. Un dato che conferma quanto sia importante donare il Sangue compiendo un gesto di puro altruismo, un gesto semplice che può salvare una vita.
Un messaggio ribadito in vista della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, istituita nel 2004 dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) il 14 giugno di ogni anno, data in cui si celebra la nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni.
"Thank you for saving my life” è lo slogan scelto per l’edizione 2015 della Giornata Mondiale e infatti il 14 giugno l’AVIS con i suoi volontari scenderà in numerose piazze d’Italia per ringraziare chi abitualmente dona il sangue ma anche per ribadire l’importanza di donare il sangue.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità mira ad abolire entro il 2020 le donazioni fatte dietro compenso e quelle fatte da parenti e amici del ricevente, un obiettivo ambizioso se si pensa che questa abitudine è diffusa ancora in 40 Paesi, Italia compresa.
È bene ribadire che una singola donazione di sangue può salvare la vita di tre persone, ma vale anche la pena di soffermarsi sui vantaggi dell’atto di donare il sangue per chi fa questo gesto così solidale.
Quando si dona il sangue viene effettuato un esame che consente di fare un check up completo del proprio stato di salute. Inoltre essere donatori abituali permette di fare Screening regolari e mantenersi in buona salute.
E ancora: come spiega uno studio pubblicato sull'American Journal of Epidemiology, i donatori abituali hanno un 88% di rischio in meno di essere colpiti da un attacco cardiaco e questo probabilmente anche perché le donazioni ripetute proteggono le arterie e le loro pareti rendendo più fluido il sangue. Inoltre i livelli di ferro restano bilanciati: quando si dona il sangue si perde circa un quarto di grammo di ferro che viene reintrodotto attraverso i cibi che vengono consumati subito dopo la donazione. Questo bilanciamento del ferro è un’ottima cosa perché livelli troppo alti di ferro non sono un bene per i vasi sanguigni. In altre parole donare regolarmente previene la formazione di depositi di ferro che sono un Fattore di rischio dell’infarto e di altre malattie cardiovascolari.
Infine uno studio apparso su in Health Psychology ha scoperto che chi dona il sangue per motivi puramente altruistici gode di una significativa riduzione del rischio di mortalità nei quattro anni successivi rispetto a chi ha donato il sangue solo a parenti o amici.