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Fase 3: Speranza, 'indice Rt sotto 1 ma epidemia non è finita'

Roma, 11 giu. (Adnkronos Salute) - "C'è una costante: aumentano i guariti, si riduce la curva del contagio, molte regioni sono a zero o prossime allo
Roma, 11 giu. (Adnkronos Salute) - "C'è una costante: aumentano i guariti, si riduce la curva del contagio, molte regioni sono a zero o prossime allo zero, diminuiscono i deceduti. L'indice Rt è in tutta Italia sotto la soglia di 1. Sono dati oggettivamente incoraggianti che però continuano a rappresentare solo una parte della realtà". Lo ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel suo intervento alla Camera sul contenuto dei provvedimenti di attuazione delle misure di contenimento della diffusione del nuovo coronavirus. "Le analisi - ha spiegato - rilevano con la stessa chiarezza due indicazioni ben precise che non possiamo e non dobbiamo sottovalutare. La prima: l'epidemia non si è conclusa, non è finita, ci sono ancora focolai di trasmissione attivi. La seconda: il virus, anche se in forma ridotta e con una prevalenza di casi asintomatici, continua a circolare.
"Questi due dati, altrettanto oggettivi come quelli positivi che ho precedentemente richiamato - ha sottolineato il ministro - ci devono invitare ad una convinta e responsabile ulteriore prudenza. Siamo sulla strada giusta, ma il nemico non è vinto. Perché 'convivendo' con il Covid, in una situazione in cui aumentano le attività e si liberalizzano gli spostamenti, ne deriva inevitabilmente il moltiplicarsi delle probabilità di 'incontrare' il virus".
"Per questo è ancora indispensabile il distanziamento, l'utilizzo delle mascherine, l'igiene personale, evitare gli assembramenti, restare a casa e avvisare il medico immediatamente ai primi sintomi - ha ricordato Speranza - Per questo bisogna continuare a rispettare rigorosamente le misure di quarantena. Per questo non bisogna abbassare la guardia nel rispetto dei protocolli di sicurezza definiti per la riapertura delle attività produttive, commerciali, e le altre attività autorizzate. Per questo bisogna continuare le attività di screening e contact tracing, anche con le nuove tecnologie e con l'analisi sierologica in corso".
Ultimo aggiornamento: 11 Giugno 2020
2 minuti di lettura

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