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Prevenzione delle malattie provocate dalla trombosi: la Giornata Nazionale

Prevenzione delle malattie provocate dalla trombosi: la Giornata Nazionale

La giornata contro le malattie provocate dalla trombosi sarà dedicata alla prevenzione: almeno una persona su tre, infatti, potrebbe evitarle.
In questo articolo:

Come ogni anno l’Associazione per la lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari (ALT Onlus) scende in campo per dire no alle malattie provocate dalla trombosiIctus, infarto, embolia – che colpiscono il doppio dei tumori e rappresentano la patologia più probabile per ognuno di noi nonché la più evitabile. Una persona su tre, infatti, avrebbe potuto (oppure potrebbe) evitarle. Volontà, conoscenza e qualità della vita: sono i “diktat” che caratterizzeranno, il 12 aprile, la Giornata Nazionale per la Lotta alla Trombosi. Dedicato alla prevenzione, questo evento si muove tra scienza, buonsenso, attività fisica e conoscenza: una giornata contraddistinta da una serie di eventi (forum, incontri, attività sportive e giochi) organizzati in molte città italiane.

Al grido “i cambiamenti più importanti si fanno con un salto”, la campagna social verte su una serie di hashtag – “#saltodiqualità”, “#micurodite”, “#altonlus” “#scienzaebuonsenso” – con i quali accompagnare i propri scatti. Si legge nel comunicato dell’Associazione: “Ognuno a modo proprio, fotografando, filmando, disegnando i salti più divertenti, interessanti, buffi, allegri, di chiunque, uomini, donne e bambini, nonni, nonne, nipoti e animali che amate o che vi piacciono, inclusi rane, cavallette, grilli”. E ancora, rimane l’opportunità di scaricare la app Riskometer, patrocinata dalla World Stroke Organization e tradotta anche in italiano, che misura le probabilità di andare incontro alle due malattie vascolari più probabili: l’ictus cerebrale o l’infarto.

Leggi anche:
La trombosi è la formazione di un Trombo all'interno di un vaso sanguigno che riduce oppure occlude del tutto il lume di un vaso.

Fare un “salto di qualità” nella propria vita

In Italia le malattie da trombosi colpiscono ogni anno 600mila persone (uomini, donne e perfino bambini e neonati): uno spreco di vite e di risorse, considerando che almeno 200mila persone avrebbero potuto evitarle (solo 33 italiani su 100, infatti, sono consapevoli del pericolo), mutando il proprio stile di vita.
Certamente, le malattie da trombosi rappresentano l’incontro più probabile per coloro che hanno (o avranno) oltre 50 anni, ma potrebbero essere evitate puntando su un’informazione sempre più efficace e – come già anticipato – attraverso un vero e proprio atto di volontà per cambiare la propria condotta quotidiana, facendo un salto di qualità (“#saltodiqualità”) per il proprio bene e per quello della collettività.

“È un investimento a bassissimo costo e ad altissimo ritorno, per evitare malattie causate dalla trombosi che uccidono, a qualunque età, in modo diverso, o lasciano gravi invalidità, anche in persone molto giovani, addirittura nei bambini” riprende il comunicato di ALT Onlus. “Lo sa bene chi è già stato colpito, e dolorosamente lo sanno i suoi familiari”.

Numeri preoccupanti nel resto del mondo

In Europa 55 donne su 100 muoiono o moriranno per colpa di una malattia cardiovascolare, con ogni probabilità provocata da un trombo oppure da un embolo. Solo 13 donne su 100 ritengono la trombosi un nemico, le altre sono convinte che il nemico più irruento sia il tumore della mammella. E ancora, l’ictus cerebrale uccide ogni anno 15 milioni di persone nel mondo. È il quinto nella lista dei killer per l’uomo, ma il terzo nella lista dei killer per le donne. Fra pochi anni nel mondo 19 persone su 100 avranno superato i 65 anni, per un totale di 72 milioni di persone.

Ultimo aggiornamento: 15 Aprile 2020
4 minuti di lettura

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