Dopo 200 giorni trascorsi nello spazio è rientrata sulla Terra l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti. La sua permanenza in orbita ha permesso di condurre alcuni importanti studi sulla salute femminile. Innanzitutto quelli sull’osteoporosi, legata alla perdita di Calcio nelle ossa, rende l’apparato scheletrico fragile ed estremamente vulnerabile a fratture e traumi.
È noto che gli astronauti vadano incontro con particolare facilità all’Osteoporosi e perdano circa il 2% della massa ossea in un mese di permanenza nello spazio (percentuale che viene poi recuperata una volta rientrati sulla Terra).
In particolare sono in corso due studi che mirano a studiare gli effetti della microgravità sulle cellule staminali mesenchimali derivate dall’osso. Per far questo alcune cellule sono state coltivate nel laboratorio della stazione spaziale e adesso verranno esaminate nei laboratori di ricerca dell’Università di Milano. Il secondo esperimento è condotto dall’Università di Pavia e dal Cnr ed esamina gli effetti di terapie con nano particelle sull’osteoporosi usando staminali umani.
Ma aldilà degli studi che hanno visto la nostra astronauta protagonista nella stazione spaziale come sono le sue condizioni di salute adesso che è rientrata? Lo spiega Valentina Carlile, famosa osteopata che ha in cura artisti, sportivi e anche militari. Samantha dovrà sottoporsi ad un periodo di riabilitazione della durata di sei mesi, particolarmente intenso. L’obiettivo è rieducare il suo Organismo a gestire il proprio peso. Inoltre Samantha avrà probabilmente voce stridula, difficoltà a produrre alcuni precisi suoni, debolezza alle ossa, stanchezza muscolare, fiato corto e passo traballante.