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L'OMS dichiara il virus Zika un'emergenza sanitaria internazionale

L'OMS dichiara il virus Zika un'emergenza sanitaria internazionale

L'infezione non causa condizioni cliniche gravi, ma forte è il sospetto che possa essere collegato a malformazioni fetali.
In questo articolo:

Cresce l'allarme per l'Epidemia di Virus Zika

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito il virus Zika un'emergenza internazionale di salute pubblica.

L'annuncio è arrivato nelle ultime ore dopo per bocca di un comitato di esperti che ha esaminato la situazione. Tutti sono stati concordi nell'affermare che l'esistenza di una relazione causale tra l'infezione del virus in gravidanza e la microcefalia, una malformazione fetale, è estremamente sospetta. Il direttore generale dell'Oms, Margaret Chan, ha dichiarato in conferenza stampa che al momento non si ritiene ci siano le condizioni per chiedere restrizioni nei viaggi o nei commerci al fine di limitare l'azione del virus.
Leggi anche:
Virus Zika, che cos'è e che rischio corriamo in Europa
Le autorità hanno chiesto alle donne di rimandare le gravidanze e stanno tenendo sotto monitoraggio la situazione.

I sintomi del virus Zika 

Il virus, ormai lo sappiamo, è trasmesso dalla zanzara Aedes che non è presente in Europa. Causa febbricola, rash cutaneo, dolori muscolari ed articolari e congiuntivite, ma non provoca condizioni cliniche gravi. Il problema riguarda soprattutto le donne incinte.


Sospetta, ma non dimostrata scientificamente, la correlazione tra Infezione e microcefalia

Secondo quanto ribadito dagli esperti OMS, anche se non è stata ancora dimostrata scientificamente la correlazione tra l'infezione e la microcefalia è indubbio che esiste un forte sospetto e proprio questo ha spinto il comitato a dichiarare il virus Zika un'emergenza sanitaria che richiede “uno sforzo internazionale contro il virus” e ha ribadito alle donne incinte di non andare nelle zone colpite dall'epidemia. Stesso monito è arrivato da Jacques Wagner, capo dello staff della presidente Dilma Roussef, che ha invitato le donne incinte a non andare in Brasile per le Olimpiadi, mentre non ci sono rischi per chi non aspetta un bambino.
Questa decisione da parte dell'OMS aprirà la strada a una serie di attività formative e di ricerca coordinate volte, da un lato ad aumentare il grado di conoscenza della malattia nei Paesi colpiti, dall'altro a verificare effettivamente l'esistenza di un legame tra il virus e la microcefalia.

Nel frattempo anche il Ministero della Salute italiano ha redatto delle linee guida per le donne incinte e sul sito istituzionale è presente uno speciale con domande e risposte sull'infezione.
Ultimo aggiornamento: 03 Febbraio 2016
3 minuti di lettura

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