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L’orologio biologico influenza l’invecchiamento della pelle

Uno studio scopre che il ritmo circadiano ha un effetto anche sull'invecchiamento delle cellule dell'epidermide.

Il Ritmo circadiano non regola soltanto i ritmi di sonno e veglia ma anche il metabolismo e altre importanti funzioni dell’organismo. L’ultima scoperta in materia si deve ad un gruppo di ricercatori dell’Università della California che hanno osservato come l’orologio biologico giochi un ruolo importante anche nel processo di invecchiamento della pelle. 

Come riferito sulla rivista Cell Report da Bogi Andersen ed Enrico Gratton, principali autori di questa ricerca, il ritmo circadiano, che si ripete ogni 24 ore, avrebbe una certa Influenza sull’espansione delle cellule staminali dell’epidermide, la parte più superficiale della pelle.
 
I ricercatori hanno studiato l’azione dell’orologio biologico su modelli murini usando una tecnica imaging di microscopia di eccitazione a due fotoni e fluorescenza. Dalle osservazioni è emerso che il ritmo circadiano è responsabile della regolazione in queste cellule della pelle di una forma di Metabolismo intermedio: si tratta della fase chiamata fosforilazione ossidativa, nella quale il metabolismo produce radicali liberi che possono creare danni al Dna delle cellule e quindi un marcato invecchiamento cellulare.
 
Lo studio suggerisce che le interruzioni e le anomalie del ritmo circadiano, circostanza piuttosto comune nei tempo moderni e con lo stile di vita attuale, possono intervenire sul metabolismo ed accentuare ed accelerare l’invecchiamento della pelle.
Ultimo aggiornamento: 23 Luglio 2015
2 minuti di lettura

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