Roma, 25 giu. - (AdnKronos Salute) - Dal 2019, a seguito del monitoraggio delle sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) effettuato dall'Ispra, molti corsi d’acqua vedranno modificato in senso negativo il loro stato di qualità. E' quanto emerso dall'audizione di oggi sul tema della contaminazione ambientale da Pfas per la quale la Commissione ecomafie ha sentito il direttore generale di Ispra Alessandro Bratti, il responsabile area per la Formazione tecnica e ambientale Alfredo Pini, la responsabile Centro per la rete nazionale dei laboratori Stefania Balzamo e la tecnica della sezione Sostanze pericolose Emanuela Pace.
Gli auditi hanno riferito in merito ai risultati dello screening preliminare effettuato da Ispra nel 2018 sulla presenza dei composti Pfas nei corsi d'acqua e nelle falde del nostro Paese. I dati sono contenuti nel rapporto "Indirizzi per la progettazione delle reti di monitoraggio delle sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) nei corpi idrici superficiali e sotterranei", liberamente accessibile on line sul sito dell'Ispra. Si tratta un’indagine preliminare a livello nazionale che permetterà alle Regioni la programmazione del monitoraggio dei Pfas secondo la direttiva quadro Acque.
Gli auditi hanno riferito in merito ai risultati dello screening preliminare effettuato da Ispra nel 2018 sulla presenza dei composti Pfas nei corsi d'acqua e nelle falde del nostro Paese. I dati sono contenuti nel rapporto "Indirizzi per la progettazione delle reti di monitoraggio delle sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) nei corpi idrici superficiali e sotterranei", liberamente accessibile on line sul sito dell'Ispra. Si tratta un’indagine preliminare a livello nazionale che permetterà alle Regioni la programmazione del monitoraggio dei Pfas secondo la direttiva quadro Acque.
Ultimo aggiornamento: 25 Giugno 2019
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