Il risultato è frutto di un piccolo studio presentato all'Easl 2015 di Vienna da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Medicina dell’University of Malaya di Kuala Lumpur. Al centro della ricerca è la silimarina, una sostanza che deriva dal cardo mariano e che è già usata come rimedio erboristico per le malattie del fegato per le sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antifibrotiche, già dimostrate da studi In vivo e In vitro.
Alla studio si sono sottoposti 64 pazienti affetti da steatoepatite non alcolica e di questi 30 hanno ricevuto 700 mg al giorno di silimarina, mentre agli altri è stato dato un Placebo.
Una biopsia al termine del trattamento, cioè dopo 48 settimane, ha mostrato la superiorità del rimedio vegetale rispetto al placebo.
I pazienti sono migliorati e nessuno ha sviluppato una cirrosi, il contrario di quanto è accaduto a 4 pazienti del gruppo placebo.