Milano, 11 lug. (AdnKronos Salute) - A tre anni e mezzo anche nutrirsi era diventata un'impresa. Le infezioni bronco-polmonari una costante della sua vita. Così la famiglia di una bambina affetta da totale reflusso gastroesofageo ha intrapreso un viaggio dalla Calabria alla Toscana, per provare a dare alla propria piccola la speranza di un futuro normale. Una missione affidata a un team di camici verdi del Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena e al loro robot chirurgo, autori di quello che l'azienda ospedaliera universitaria senese definisce un "eccezionale intervento di Chirurgia pediatrica robotica unico in Toscana e tra i primi al mondo".
La piccola paziente, con un quadro clinico complesso, è stata operata a maggio nella Unità operativa complessa di Chirurgia pediatrica diretta da Mario Messina, con la collaborazione dei colleghi dell'ospedale pediatrico Gaslini di Genova. Solo pochi giorni fa è tornata a casa. E oggi i camici bianchi della struttura toscana possono fare il punto sul delicato intervento di deconnessione esofagogastrica, durato circa 5 ore. Un tipo di operazione che, spiega Messina, è stata effettuata "nel mondo solo a Siena e a Genova, utilizzando il robot Da Vinci che consente di lavorare con la massima precisione e la minima invasività sui bambini, entrando nella cavità addominale attraverso tre piccoli fori che mantengono integra la parete muscolare, garantendo quindi una rapida ripresa post-operatoria".
In precedenza, continua lo specialista, "la bambina era stata sottoposta a un intervento di gastrostomia, una procedura endoscopica che collega la cavità gastrica verso l'esterno con un tubicino per favorire l'alimentazione, ma questa soluzione non si è rivelata utile e per questo abbiamo optato per la deconnessione, in modo da separare l'Esofago dallo stomaco. L'operazione ha quindi permesso di eliminare il problema del reflusso e la bambina ha iniziato ad alimentarsi da sola, con un notevole miglioramento della qualità della vita e una maggior serenità dei suoi genitori".
A Messina e alla sua équipe arrivano i "complimenti" e il "grazie" di Stefania Saccardi, assessore regionale al Diritto alla salute: "Notizie come questa sono sempre motivo di grande soddisfazione - sottolinea - Anche in pediatria, la chirurgia robotica consente INTERVENTI sempre più sofisticati. La bambina operata veniva dalla Calabria: a dimostrazione che il servizio sanitario toscano non cura solo i cittadini toscani, ma anche tutti coloro che vengono da fuori nelle nostre strutture, dove sanno di trovare grande competenza e professionalità e altissimi livelli di qualità".
La piccola paziente calabrese è tornata a casa con "risoluzione dei problemi gastroenterologici e nutrizionali", e continuerà a essere monitorata dallo staff diretto da Messina. "La buona riuscita dell'operazione - conclude lo specialista - è il frutto del lavoro multidisciplinare che ha visto coinvolti, oltre alla chirurgia pediatrica, i pediatri, gli anestesisti, la terapia intensiva, gli infermieri e il personale di sala operatoria, tutti professionisti altamente specializzati nella gestione di casi complessi".
Successo in Toscana per un intervento di chirurgia robotica
Una bimba calabrese affetta da totale reflusso gastroesofageo si è sottoposta a un delicato intervento di deconnessione esofagogastrica.