Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
Svolta nella lotta ai tumori del cervello

Svolta nella lotta ai tumori del cervello

Sperimentata con successo una nuova tecnica per la somministrazione di farmaci chemioterapici.
In questo articolo:

Penetrata la barriera encefalica

Una nuova tecnica chemioterapica messa a punto dal Sunnybrook Health Sciences Centre di Toronto sarebbe in grado di superare la barriera ematoencefalica (BEE) e di arrivare direttamente al Tumore maligno del cervello in maniera non invasiva. 

 

Prima sperimentazione su una donna inglese

La tecnica innovativa è stata sperimentata per la prima volta su una paziente inglese di 56 anni. La BBC riporta che Bonny Hall, dopo aver tenuto sotto controllo per otto anni il tumore al cervello con Terapia farmacologica, necessitava di una terapia più aggressiva e mirata per combattere la progressione della malattia. 
I ricercatori hanno iniettato nel sangue della paziente affetta da tumore cerebrale il farmaco chemioterapico, insieme a microbolle riempite di gas che si sono diffuse per tutto il corpo anche nei vasi sanguigni che arrivano al cervello. 
In seguito è stato applicato un fascio di ultrasuoni focalizzato sul cranio che ha fatto vibrare le microbolle creando un varco nella direzione desiderata insieme ai farmaci chemioterapici. 
La paziente al momento sembra rispondere bene alla terapia e i ricercatori dovranno esaminare una piccola parte di tumore, rimosso chirurgicamente il giorno successivo all'infusione intravenosa, per verificare la quantità di Farmaco chemioterapico penetrata nel cervello.
Leggi anche:
Medulloblastoma, individuata una via molecolare per combattere il tumore
Uno studio dell’Università la Sapienza scopre il processo da cui ha origine il tumore, utile anche per altri tipi di neoplasie.


La conclusione degli scienziati

"Alcune delle terapie più interessanti e innovative per il trattamento dei tumori cerebrali maligni non sono in grado di raggiungere le cellule tumorali a causa della barriera ematoencefalica. Questa tecnica apre nuove opportunità per fornire alle aree interessate trattamenti potenzialmente molto più efficaci", riferisce il neurochirurgo Todd Mainprize.
 

Tecnica utile anche per altre malattie cervello

Incoraggianti i risultati ottenuti dal gruppo di studio canadese secondo i quali, se la tecnica si dimostrasse efficace e sicura, potrebbe essere utilizzata per il trattamento di altre malattie del cervello  come l'epilessia, le forme di demenza e il Parkinson, oltre che per la lotta al cancro.

Per approfondire guarda anche: "Che cos'è il tumore del cervello?"
Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre 2015
3 minuti di lettura

L’hai trovato utile?

Condividi

Iscriviti alla newsletter di Paginemediche
Unisciti ad una community di oltre 50mila persone per ricevere sconti esclusivi e consigli di salute dai nostri esperti.
Ho letto l'Informativa sulla Privacy e acconsento al trattamento dei miei dati personali