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Zika preoccupa sempre di più: primo caso in Emilia Romagna

Zika preoccupa sempre di più: primo caso in Emilia Romagna

Il virus Zika segnalato per la prima volta anche in Cina. Intanto, sul web i primi centri di monitoraggio indirizzato a operatori sanitari.
In questo articolo:
Al netto degli allarmismi, da cui bisogna sempre rifuggire per non generare ansie pubbliche, non si può, però, nascondere la preoccupazione attorno alla diffusione del Virus Zika che sta assumendo sempre di più dimensioni planetarie.


Primo caso in Emilia Romagna

Innanzitutto, a cominciare dal nostro Paese: è stato, infatti, registrato un caso di contagio a Rimini, il primo in Emilia Romagna. Protagonista, suo malgrado, è un uomo di 30 anni, rientrato nel mese scorso da una vacanza a Santo Domingo: le analisi del Sangue, effettuate dal dipartimento di microbiologia del Sant'Orsola di Bologna, hanno confermato che l'uomo ha contratto il virus Zika, dopo essere stato punto da una zanzara infetta in Sudamerica. Salgono, quindi, a dieci i casi accertati in Italia, sottolineando che tutte le persone godono di condizioni di salute non preoccupanti.
 
Leggi anche:
L'OMS dichiara il virus Zika un'emergenza sanitaria internazionale
L'infezione non causa condizioni cliniche gravi, ma forte è il sospetto che possa essere collegato a malformazioni fetali.

Zika anche in Cina e in Australia

Ieri mattina, poi, il Ministero della Salute di Pechino ha confermato il primo caso in Cina: la malattia è stata diagnostica a un uomo di 34 anni che di recente era stato in America Latina ed è in quarantena dal 6 febbraio. Le sue condizioni di salute sembrerebbero buone: la febbre sta calando e sono diminuite le eruzioni cutanee. Le autorità cinesi, comunque, hanno minimizzato il rischio di contagio, prendendo come giustificazione l'inverno.

Un altro caso, inoltre, è stato riscontrato in Australia: stavolta positiva al test è stata una donna incinta. Una situazione più delicata rispetto alle altre due fin qui raccontate, perché si ricorda che in Brasile, dove si trovano la maggioranza delle persone colpite, si sono avuti oltre 4.000 casi di microcefalia, la grave malformazione neurologica che causa ai nascituri una circonferenza del Cranio più piccola della media.


Sul Web monitoraggio della situazione

Intanto, per aiutare gli operatori sanitari, i ricercatori medici e il pubblico a monitorare la situazione, Elsevier ha creato un centro di risorse in cui vengono pubblicate notizie sul virus. Inoltre, su The Lancet, una delle principali riviste mediche di Elsevier, è stato pubblicato uno spazio dove gli operatori sanitari possono leggere gli ultimi aggiornamenti su ricerche, editoriali e commenti vari. Entrambe le fonti di informazione, in lingua inglese, sono aperte al pubblico.

Per approfondire guarda anche "Malaria: come prevenire le punture delle zanzare"
 
Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio 2016
3 minuti di lettura

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