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Sguardo alle capacità cognitive con la settimana mondiale del cervello 2016

Sguardo alle capacità cognitive con la settimana mondiale del cervello 2016

Dal 14 al 20 marzo si svolge in diversi Paese la Settimana mondiale del Cervello. Sei giorni di incontri e dibattiti.
In questo articolo:

Dal 14 al 20 marzo si svolge in diversi Paesi la Settimana mondiale del Cervello. Sei giorni di incontri e dibattiti con l'obiettivo di declinare il rapporto tra il tempo e le malattie neurologiche. È, infatti, proprio 'Tempo è cervello' l'argomento alla base dell'edizione 2016 dell'iniziativa che si ripete ogni anno per incrementare la consapevolezza nei confronti della ricerca sul cervello. E sono tanti gli argomenti che saranno trattati nel corso della settimana. Dai deficit di natura cognitiva e dalle malattie neurodegenerative all'importanza degli INTERVENTI tempestivi,passando attraverso le capacità cognitive.

Il cervello e le capacità cognitive

Il nostro cervello è l'oggetto più misterioso e complesso che si conosca. È costituito da circa 100 milioni di neuroni collegati tra loro, da connessioni interdendritiche che ne determinano la capacità operativa. È suddiviso in due emisferi connessi tra loro da una struttura di fibre, il Corpo calloso. Ogni emisfero è suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale.
Nonostante i tantissimi studi portati avanti a riguardo, esistono ancora oggi questioni che non hanno una risposta. Tutte le informazioni che entrano in contatto con il nostro cervello vengono raccolte, codificate e immagazzinate nel nostro sistema di memoria. Queste possono poi essere messe in relazione tra di loro e utilizzate al momento giusto, portando alla costruzione di rappresentazioni mentali. Il cervello è dotato, dunque, di particolari capacità cognitive. La capacità di utilizzarle e integrarle tra loro è chiamata cognitività. Tra le capacità del cervello vi sono la percezione, la memoria, l'attenzione, il pensiero, il linguaggio e l'azione volontaria.

La percezione

Si può considerare una sorta di simulazione ricostruttiva generata dal cervello, di tutte le interazioni tra noi e l'ambiente circostante. Al suo interno si raggruppano attività come la consapevolezza, la discriminazione, l'orientamento e l'identificazione. Quando avviene un'alterazione dell'integrazione percettiva si parla di agnosie, ovvero "nessuna conoscenza".

La memoria

La capacità di captare e assimilare informazioni e dunque di ricordare sfrutta due aree del cervello: la memoria a breve termine e quella a lungo termine. La memoria si può considerare come la capacità di richiamare avvenimenti passati per generare nuovi schemi e conoscenze utili nel presente. La sua alterazione è nota come amnesia.

L'attenzione

Con questo termine s'intende l'applicazione mentale intensa rivolta a un oggetto o un'attività. Questa può essere comandata completamente dal cervello o essere attratta da stimoli esterni, spesso improvvisi. Quando ci si distrae non si fa altro che distogliere l'attenzione da un oggetto per concentrarlo su un altro. In psicologia l'attenzione è considerata come quel processo mentale che sceglie in base alla loro importanza le informazioni che giungono al cervello. In termini più pratici, l'attenzione si può considerare come la funzione con cui l'Organismo riceve e organizza gli stimoli esterni per rispondere in modo adeguato. Essa è determinata a sua volta da percezione, memoria, apprendimento e pensiero e funzioni espressive.

Il linguaggio

Esso è un sistema di comunicazione formato da singole parole organizzate secondo un preciso schema in frasi e conversazioni. Le sue alterazioni sono note come "afasie".

L'azione volontaria

Essa è la capacità che ci consente di muoverci nello spazio con finalità coerenti. Quando questa si altera si ricade nella cosiddetta aprassia, ovvero "nessun lavoro".

Il pensiero

Come già detto, tra le capacità del cervello non vi è solo quella di immagazzinare informazioni, ma anche quella di metterle in relazione tra di loro. È in questo che consiste il pensiero. I contenuti conservati e "pronti all'uso" non vanno infatti considerati come entità astratte ma strettamente collegate con le operazioni che ne conseguono. In particolare, quando pensiamo possiamo farlo per parole o per immagini. Nel primo caso è un po' come se facessimo un discorso con noi stessi, traducendo i pensieri in parole e frasi. I pensieri per immagini consentono invece di modificare in modo concreto oggetti e situazioni cambiando il proprio punto di vista in base agli stimoli ricevuti. Essi permettono anche di confrontare rapidamente diversi stimoli, stabilendo analogie e immaginando cambiamenti nello spazio e nel tempo. Il pensiero, inoltre, comprende e racchiude in sé funzioni cognitive come il calcolo, il ragionamento, la formazione di concetti, la valutazione, l'astrazione, la generalizzazione, la pianificazione e il problem solving.

Questi e tanti altri saranno gli aspetti di cui si parlerà nella settimana del cervello. Per conoscere tutte le iniziative in Italia basta collegarsi al sito www.neuro.it.

Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio 2017
5 minuti di lettura

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