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Internet sicuro per i bambini: cosa si può fare

Internet sicuro per i bambini: cosa si può fare

Il 36% dei bambini ha avuto contatti con sconosciuti su internet o inviti a giochi pericolosi. Ecco a cosa stare attenti.
In questo articolo:

Un'indagine 2021 Kaspersky sottolinea che il 55% dei bambini tra 5 e 10 anni possiede un dispositivo tecnologico, il 74% ne utilizza uno anche mentre si trova in compagnia di amici coetanei. Un uso massivo che espone a dei rischi: il 36% dei più piccoli risulta aver avuto contatti con sconosciuti o inviti a giochi pericolosi. Il 40% si sente tranquillo nel fornire informazioni personali ad “amici” conosciuti solo virtualmente.

Questi dati ci impongono di ricordare le regole di condotta da mantenere nel mondo on line, che gli adulti devono essere in grado di trasferire.

Internet e bambini, a cosa stare attenti?

La navigazione in rete deve essere partecipata e condivisa. I genitori o gli adulti che educano, che si occupano della tutela dei loro piccoli, devono necessariamente conoscere cosa fanno i propri figli on line. Prima di lasciare al proprio figlio/a la libertà di navigare in autonomia, devono necessariamente essere sicuri di aver trasmesso tutte le informazioni necessarie inerenti la navigazione corretta nel web.

Un altro aspetto importante quando si parla di utenti giovanissimi riguarda le impostazioni sulla privacy, che devono essere le più tutelanti possibili.

Inoltre l’apprendimento di un comportamento corretto avviene attraverso una comunicazione chiara e coerente tra i genitori e il figlio/a, condividendo regole riguardanti il tempo di utilizzo e i contenuti da visionare, oltre che i comportamenti da mantenere durante la navigazione.

La rete e i social nascondono molte insidie e pericoli che riguardano adescamenti, episodi di cyberbullismo, hate speech, truffe. Ed è per questo che ogni genitore deve aggiornarsi sulle evoluzioni del web e conoscerne l’utilizzo.

Molti, ancora oggi, non conoscono il limite di età di iscrizione ai social network. Esistono dei limiti sotto i quali non si potrebbe essere iscritti (se non con falsi profili). In Italia ad esempio non si può aprire un profilo prima dei 14 anni e i genitori sono tenuti a verificare che i figli sotto quell’età non lo abbiano fatto comunque, essendo loro i responsabili delle azioni dei minori.

I genitori, inoltre, devono guidare i figli alla corretta condivisione di contenuti, immagini e video appropriate in modo da tutelare la loro web reputation. Devono spiegare che quanto condiviso non fa parte di un mondo immaginario, ma ha ripercussioni sul mondo reale.

Hai bisogno di un supporto?

Con il Teleconsulto di Paginemediche, puoi contattare QUI la dr.ssa Marcheselli e richiedere velocemente una consulenza privata via chat.

Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio 2022
3 minuti di lettura

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