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Talassoterapia: i benefici di mare, alghe, fanghi e sabbia

Talassoterapia: i benefici di mare, alghe, fanghi e sabbia

Oltre all'acqua di mare che dilata i pori, la talassoterapia utilizza anche alghe, fanghi e sabbia, ottimi per reumatismi e artrosi.
In questo articolo:

Il mare non è soltanto il luogo delle future vacanze. Per molte persone, è una scelta terapeutica, chiamata talassoterapia. I meccanismi della talassoterapia sono molto semplici. A contatto con l'acqua di mare, i pori della pelle si dilatano e permettono agli oligoelementi contenuti nell'acqua di penetrare all'interno del nostro organismo e di entrare nel circolo sanguigno, apportando benefici.

Si tratta di un metodo di trattamento che risale ai greci e ai fenici ma che trova nel Settecento il suo divulgatore in Richard Russell, un medico inglese. Per la talassoterapia vengono utilizzati diversi elementi quali l'acqua di mare, ovviamente, ma anche le alghe, i fanghi, la sabbia.

Gli elementi di cui l'acqua di mare è ricca, iodio, magnesio e potassio, favoriscono la rigenerazione delle funzioni organiche e si rivelano essere la Terapia ideale per le allergie e per patologie che colpiscono le vie respiratorie, le ossa, la circolazione. I suoi benefici sono soprattutto dovuti al plancton, che produce un effetto antibatterico, e al sale contenutovi. L'acqua marina è quindi utilizzata per bagnarsi, per le sabbiature, per i fanghi, ma anche per inalazioni di Aerosol o bevande composte da acqua e succhi di frutta.

Le sabbiature

In Italia è una cura molto comune, grazie al tipo di sabbia presente, fine e con un alto coefficiente di assorbimento di calore. La sabbiatura viene effettuata facendo sdraiare la persona in una buca scavata nella sabbia e coperta, tranne torace e testa, con un altro sottile strato di sabbia per la durata di 20 minuti. Le sabbiature sono ottime per chi soffre di reumatismi ed artrosi e si fondano sul principio della sabbia che riesce a cedere calore senza ustionare.

I bagni

L'acqua di mare ha un'azione innanzitutto antibatterica, grazie al plancton in essa contenuto e poi c'è una forte analogia tra l'acqua di mare e gli umori del nostro corpo. Un medico francese, René Quinton, riuscì a dimostrare che nell'acqua di mare si trovavano tutti e 92 elementi che erano presenti sulla Terra.

I bagni di mare vengono soprattutto indicati per la cura dell'artrosi, ma anche altre malattie, quali le malattie della pelle, le patologie dell'apparato genitale femminile, le patologie che colpiscono le vene, le infiammazioni respiratorie, dei muscoli, dei tendini e dei nervi e perfino l'obesità.

I bagni favoriscono la circolazione, la funzionalità dell'apparato respiratorio, la tonicità dei muscoli (perché in acqua ci si muove più facilmente). Solitamente, l'acqua è intorno ai 27°C, ma in alcuni stabilimenti si possono trovare vasche di acqua di mare riscaldate a 38°C.

I fanghi

I fanghi vengono effettuati spalmando sul corpo, o su parte di esso, uno strato di argilla calda a circa 40°C e a cui segue un bagno in acqua di mare. L'indicazione a questo tipo di terapia è la cura dei reumatismi, ma anche di patologie ossee e di rachitismo. A contatto con la pelle, il fango produce una sorta di isolante che ne alza la temperatura, fa aprire i pori e lascia penetrare meglio i principi attivi contenuti nel fango stesso. Oltre alle indicazioni terapeutiche vere e proprie, i fanghi sono anche utilizzati nei trattamenti di bellezza; essi infatti, eliminano forfora e unto dai capelli, combattono la cellulite, migliorano lo stato della pelle, rendendola liscia, eliminano i brufoli ed i punti neri.

Le alghe

Anche se possono suscitare repulsione per la loro viscidità, le alghe sono una vera e propria panacea per il nostro corpo e la nostra bellezza. Solitamente ricche di Vitamine e sali minerali, esse vengono utilizzate per rendere più efficaci i bagni di acqua di mare, sciogliendole nell'acqua, o l'applicazione dei fanghi, mescolandole ad essi. Sono indicate per combattere il colesterolo, ma vengono utilizzate anche come antiossidanti e mineralizzanti.

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Ultimo aggiornamento: 02 Gennaio 2018
4 minuti di lettura

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