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Esperto Risponde

Buon giorno dottori, volevo inanzitutto

Buon giorno dottori, volevo inanzitutto ringraziarvi per la risposta della precednte domanda e volevo darvi l'esito di un referto che mi è arrivato pochi giorni fa. Sono affetto da distrofia miotonica di tipo 2 e ho una valvola ortica bicuspide con moderata insufficenza aortica con queste caratteristiche: AS di dimensioni nei limiti, VS marcatamente dilatato ma con funzione nella norma. DTD 58mm VTD 100 ml/m2 VTS 39 ml/m2, FE 62% (tre mesi fa era al 65%). Massa moderatamente aumentata con aumento spessore setto interventricolare (m/v 1, massa 148 g/m2, SIV 12mm, PP 9mm) normali dimensioni radice aortica , aorta ascendnte, arco aortico. Valvola mitrale: lieve inspessimento del LAM che tende all'incurvamento sistolico oltre al piano ventricolare. Sezione destra di dimensioni normali. Sbandieramento del setto inteatrale. Cosa ne pensate? io ho paura che la funzionalità ridottasi in così poco tempo del 3% possa essere dovuto al mio lavoro fatto di pesi, gas e polveri di ferro, è possibile secondo voi? volevo inoltre chiedere se le schegge di ferro negli occhi possono portare all'endocardite e quindi per l'estrazione e meglio fare profilassi antibiotica. Nell'attesa di una vostra cordiale risposta ringrazio
Risposta del medico
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la variazione di FE rilevata non è significativa, e fa parte delle variazioni “casuali” che tra un esame e l’altro si possono verificare senza alcun significato clinico (dipende da piccole variazioni “fisiologiche” dell’attività cardiache, ma anche dal giudizio dell’operatore o da macchine diverse); in sintesi, non si deve preoccupare di questo. Il quadro ecocardiografico non induce attualmente a fare un intervento cardiochirurgico (presumo che non abbia sintomi legati al cuore, altrimenti ne avrebbe parlato; questo è comunque un importante elemento da considerare, se dovessero comparire); naturalmente l’esame deve essere ripetuto periodicamente, per cogliere precocemente eventuali peggioramenti dei parametri. Per l’endocardite non dovrebbero esservi particolari rischi in questo tipo di intervento, comunque di solito si scegli un atteggiamento di “prudenza” e si fa comunque una singola somministrazione di antibiotico per la profilassi.
Risposto il: 14 Aprile 2008