La sua sintomatologia potrebbe essere legata ad una malattia sistemica, cioè non localizzata in un singolo organo, di tipo reumatologico. E’ quindi necessario sentire il parere di un reumatologo più che di un epatologo, in quanto non è implicata una patologia epatica. La fotopletismografia è un esame semplice, non invasivo, che si basa sullo studio del microcircolo mediante una valutazione qualitativa e in parte quantitativa del flusso distrettuale. Permette inoltre di avere anche informazioni indirette sul territorio a monte. Si esegue mediante l’uso di un rilevatore periferico, da posizionare sui polpastrelli delle dita delle mani o dei piedi, comprendente una fotocellula e una sorgente luminosa. La fotocellula viene colpita da stimoli riflessi in rapporto al grado di vascolarizzazione del sistema esaminato. L'esame viene effettuato su tutte le dita degli arti superiori od inferiori prima in condizione basale e successivamente, a seconda della patologia da evidenziare, possono essere effettuati test farmacologici, test fisici, come quelli da riscaldamento o da raffreddamento. E’ comunque un esame di pertinenza dell’angiologo.