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Buongiorno, mio padre 60 anni a giugno del 2007 è

Buongiorno, mio padre 60 anni a giugno del 2007 è stato colpito da ima. i medici dicono che si è trattato di un infarto "discreto" che non ha modificato la frequenza di eiezione senza compliacazioni se non la presenza di frequentissime extrasistoli ventricolari che lui, per altro, non avverte. Dopo 3 mesi ha ripreso il suo lavoro di operaio, eseguito 1 test da sforzo a settembre (da ripetere a marzo) che non ha rilevato ecg diverso da quello basale. Dalla riperfusione con applicazione di stent medicato non ha più avuto nessun sintomo. Non fuma, ha smesso di bere, ha perso peso ma il colesterolo totale delle ultime analisi è 210. Segue la terapia del cardiologo e sembra che la situazione sia rientrata. Io però, dal giorno dell'IMA, soffro di fortissime ansie e paure. Devo chiamarlo moltissime volte al giorno e vederlo per accertarmi che stia bene. Credo di non essere stata sufficentemente "rincuorata" ed o molta paura. Lei crede che la situazione che le ho sopra descritto possa essere segno di una ripresa positiva? Presentandosi regolarmente ai controlli (il caridologo dice 1 test da sforzo ogni 6 mesi e nient'altro) e la regoalre assunzione della terapia si può evitare un nuovo infarto? La ringrazio per l'attenzione ma nessuno risponde a queste mie domande. Il medico di base minimizza dicendo che il problema è stato banale e che fisicamente sta benissimo. Io ho bisogno di risposte più "mediche". Grazie
Risposta del medico
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Facendo i controlli ma soprattutto continuando con lo stile di vita corretto adottato si può evitare un nuovo episodio. L’infarto miocardico non è più sinonimo di “uomo finito” ma oggi le terapie e le conoscenze in tema di fattori di rischio possono restituire a una vita normale i pazienti affetti da malattie coronariche. Probabilmente se suo padre avesse seguito un ciclo di riabilitazione cardiologica, anche ambulatoriale, tante perplessità e dubbi sarebbero stati eliminati.
Risposto il: 27 Febbraio 2008