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Bypass: prova da sforzo. a ottobre 2003 ho subito

Bypass: Prova da sforzo. A ottobre 2003 ho subito un intervento: triplice Bypass aorto coronarico "off pump" con LIMA su RIVA e vena su marginale e RCA. A maggio 2005 ho eseguito una coronarografia di controllo con la seguente diagnosi: buon funzionamento di AMIS su IVA. Ostruzione totale di VSA su MO e CDX. Conservata funzione ventricolare sinistra. Terapia: RANIPRIL, TICLOPIDINA, SIMVASTATINA, OMEPRAZOLO. Osservazioni: Terapia medica, controllo fattori di rischio, controlli cardiologici. CHIEDO SE POSSO FARE ALTRO PER RISOLVERE AL MEGLIO IL MIO PROBLEMA. Grazie. Codice domanda:GG/3E36699. Mi sembra che tutto sia bene impostato. Sarebbe opportuno fare una prova da sforzo per vedere se è presente ischemia inducibile e per eventualmente ottimizzare la Terapia. Pubblicata mercoledì 1 giugno 2005.

In merito alla mia domanda precedente (vedi sopra) vorrei precisare di aver eseguito, prima della coronarografia, una TOMOSCINTIGRAFIA MIOCARDICA-SPET-basale e dopo sforzo: "Deficit della perfusione reversibile all'apice, alla parete inferiore e al setto compatibile con riduzione della riserva coronarica indotta dallo sforzo"; una PROVA DA SFORZO:"Interrotta al 4°step per esaurimento muscolare all'88% della FC max teorica attesa, negativo per sintomi, positivo per segni ecg-grafici (durante il recupero comparsa di sottoslivellamento persistente di tipo discendente in DII-DIII-aVF-V4-V5-V6 con max sottoslivellamento di circa 2mm). All'atto della coronarografia il cardiologo mi ha consigliato di non intervenire sui BY PASS (su safena) ostruiti. Dopo tale precisazione chiedo di nuovo la sua opinione a riguardo ed eventuali rischi. La ringrazio e La saluto.
Risposta del medico
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Gli esami che Lei ha effettuato mostrano la presenza di ischemia inducibile, tuttavia se non vi sono disturbi (angina o mancanza di respiro) può essere giustificata la prosecuzione della terapia medica, anche in considerazione del parere “tecnico” del suo cardiochirurgo. E’ importante che Lei corregga in maniera scrupolosa i fattori di rischio cardiovascolare (non deve fumare, il colesterolo e la pressione devono essere bassi e ben controllati dalla terapia medica, deve seguire una dieta con pochi grassi), e che assuma in maniera precisa la terapia medica che le è stata prescritta. Importanti anche i controlli periodici cardiologici, che Lei dovrà fare con cadenza semestrale.
Risposto il: 13 Giugno 2005