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Esperto Risponde

ci sono situazioni in cui è fondamentale il parere del geriatra

Mia madre ha 82 anni e da 6-7 anni assume quasi quotidianamente 1/2 compressa di CORDARONE (100 mg) perchè soffre di fibrillazione atriale parossistica, non prende altro. Da qualche anno ha iniziato a manifestare disturbi della memoria recente ma negli ultimi mesi sembra essere peggiorata con addirittura comportamenti aggressivi percui se non trova qualcosa accusa me o mio fratello di avergliela nascosta o sottratta oppure non riconosce alcuni oggetti personali, che ha da anni, magari mai usati, sostenendo che le sono stati sostituiti o usati da noi a sua insaputa. Non sappiamo come comportarci, tutto ciò è fonte di grandi discussioni perchè davvero non possiamo credere a quello che vediamo e sentiamo dire da nostra madre, tutto sta un po' precipitando e non ci capacitiamo di quello che sta succedendo. Può c'entrare qualcosa la terapia cronica che sta facendo da anni, anche se incostantemente e a dosaggio basso? Cosa dobbiamo fare? Abbiamo provato a farle capire che forse c'è qualcosa che non va ma ovviamente la reazione è stata ancora più aggressiva col rifiuto assoluto di prendere in considerazione una visita specialistica.
Risposta del medico
Specialista in Psicoterapia
Credo sia importante una valutazione da parte del geriatra. La sua esperienza unita alla capacità di fare una adeguata diagnosi differenziale potrà accertare un'eventuale perdita della funzionalità mentale correlata con la fibrillazione atriale. Val la pena di farlo al più presto.
Risposto il: 08 Aprile 2012