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Circa due anni fa ho iniziato ad avvertire

Circa due anni fa ho iniziato ad avvertire occasionalmente delle aritmie di breve durata che però, visto che rientravano spontaneamente nel giro di alcuni secondi, ero portato a sottovalutare anche in considerazione del fatto che un holter cardiaco dinamico suggeritomi all'epoca dal mio cardiologo aveva rilevato solo 37 BEV e 24 BESV, fino a quando nel luglio scorso sono stato ricoverato d'urgenza per una fibrillazione atriale parossistica. In quella circostanza sono stato trattato con amiodarone ed eparina e la riconversione del battito in sinusale ha richiesto 21 ore di terapia. Segnalo che dopo l'holter citato, effettuato nell'ottobre 2005, il mio cardiologo ha ritenuto comunque, a titolo precauzionale, prescrivermi l'assunzione giornaliera di una compressa di perindopril da 4 mg al mattino e la comunissima cardioaspirin come antiaggregante piastrinico. In considerazione del recente evento parossistico il cardiologo ha integrato la teparia di perindopril e cardioaspirin con mezza compressa, quindi 40 mg di Sotalex da assumere sempre al mattino ed, eventualmente, in caso di recidiva di fibrillazione, prendere una compressa di propafenone da 300 mg a cui farne seguire una seconda a distanza di due ore. Si è invece detto contrario a sostituire la cardioasprin con un anticoagulante orale. Per completezza segnalo che sono fumatore, che quando mi trovo in campagna ho una intensa attività fisica al contrario di quando mi trovo in città, che l'ultimo ecocardiogramma evidenzia, come i precedenti " solo note di sclerosi aortica con piccolo rigurgito e atrio sx non dilatato mentre l'ecg è nella norma, che non sono emerse durante l'esame aritmie a lunga osservazione e una pressione arteriosa di 135/80. Tutto bene in apparenza ma sta di fatto che le aritmie si ripresentano con una certa frequenza ed il mio timore è che si ricada in una fibrillazione da dover trattare in ospedale. In sintesi ciò che vi chiedo è se condividete la terapia pescrittami o al contrario se, a vostro avviso, è opportuno integrarla o modificarla. In ultimo mi lascia perplesso l'eventuale assunzione comcomitante di solatolo con propafenone, anche se quest'ultimo dovrei assumerlo solo in caso di necessità. Vi ringrazio sentitamente.
Risposta del medico
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Condivido abbastanza la terapia, anche se probabilmente una sola somministrazione al giorno di sotalolo lascia “scoperta” una parte della giornata, e forse questo puo’ spiegare la persistenza delle palpitazioni: quindi aumenterei a 40 mg mattina e sera. Anche a me sembra poco opportuna l’associazione di sotalolo e propafenone, nel caso di recidiva di fibrillazione e’ meglio ricorrere al Pronto Soccorso.
Risposto il: 21 Novembre 2006