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Esperto Risponde

Debolezza, capogiri, astenia sideremia alta: forse è il caso di rivolgersi ad uno psicologo

Buongiorno a tutti, Sono un ragazzo di 24 anni ed è la prima volta che scrivo su un forum di medicina. Lo faccio con la speranza di trovare qualche risposta ad alcuni malesseri che mi tormentano da più di un anno. Verso Marzo, Aprile 2015 ho vissuto un periodo di particolare stress, dove mi sono visto costretto ad impiegare in maniera veramente intensa e prolungata energie fisiche e, soprattutto, mentali.

Riconduco a questo periodo la comparsa evidente dei seguenti sintomi: giramenti di testa (spesso, camminando per strada, mi dovevo fermare per appoggiarmi qualche secondo con una mano al muro), confusione mentale, affaticamento immediato durante attività sportiva, difficoltà a mettere a fuoco... Inizialmente non mi sono preoccupato riguardo a tali sintomi. Pensavo fosse semplicemente la ovvia conseguenza del fatto che mi stessi "spremendo" tantissimo, richiedendo un grande sforzo dal punto di visto psicofisico. E premetto che ho vissuto questo periodo senza nessuna particolare ansia, soltanto motivato e concentrato su quello che dovevo fare. Insomma, sapevo che dovevo affrontare una situazione impegnativa che richiedeva grande impegno e sforzo da parte mia, ma sentivo di gestirla bene, senza ansia e tensioni.

Una volta finito questo periodo di carico elevato ho notato che tutti i sintomi persistevano, persino nei momenti di totale relax e tranquillità. Stanchezza, debolezza, capogiri, affanno, affaticamento immediato durante attività sportiva, annebbiamento, mancanza di lucidità e confusione mentale, difficoltà a mettere a fuoco, difficoltà a concentrarsi, sensazione di svenimento (spesso mi capita di “dovermi concentrare” per non svenire. Ma mai svenuto), difficoltà a bere alcolici e a fumare (sensazione di estrema debolezza, giramenti di testa, sensazione di svenimento, confusione mentale), difficoltà a digerire (eruttazione frequente, soprattutto la sera).

Questi sono i sintomi coi quali convivo ancora oggi, quotidianamente. Nel corso dei mesi ho fatto diversi esami: ELETTROCARDIOGRAMMA SOTTO SFORZO: sembra tutto ok, soltanto "Rari BEV all'apice dello sforzo". ECOCARDOGRAFIA TRANSTORACICA COLOR DOPPLER: sembra tutto ok, soltanto "Valvola mitrale con modesta ridondanza del lembo anteriore, trascurabile insufficienza. Valvola tricuspide con insufficienza lieve". VISITA NEUROLOGICA: esame neurologico nella norma. Si richiedono RM encefalo ed EEG. VISITA NEUROLOGICA EEG: tracciato normale. HOLTER PRESSORIO: Valori pressori medi nei limiti della norma. ESAMI DI LABORATORIO: EMOCROMO COMPLETO: valori nella norma. ESAME COMPLETO URINA: valori nella norma. BIOCHIMICA CLINICA: unico valore fuori norma è la SIDEREMIA(ferene)= 181 mcg/dl in un range 60-160 mcg/dl. PROTEINA C REATTIVA: nella norma. ELETTROFORESI DELLE SIEROPROTEINE: valori nella norma. VES: nella norma. TEMPO DI PROTROMBINA: nella norma.

Aggiungo inoltre di essere una persona sensibile ed emotiva. Non ho problemi nel prendere in considerazione un fattore psicosomatico. Ma sinceramente non trovo nessuna correlazione tra miei stati d'animo e i suddetti sintomi fisici, in quanto questi ultimi sono sempre persistiti anche in periodi di tranquillità e serenità durature. Credo che la relazione di causa_effetto sia piuttosto invertita. Nel senso che, molte volte, il fatto di non trovare un perchè a questi sintomi, di non riuscire a vivere al massimo come vorrei, di sentirmi sempre stanco e debole ecc sfocia in sentimenti di tristezza, estrema frustrazione e abbattimento. Grazie per l'attenzione. Spero qualcuno di voi possa darmi un'utile opinione o consiglio.
Risposta del medico
Dr.ssa Silvia Rotondi
Dr.ssa Silvia Rotondi
Specialista in Psicoterapia
Salve mi colpisce molto che lei nella sua domanda cerca sempre di darsi da se una risposta. Mi chiedevo se mai nella vita si è potuto affidare e fidare di qualcuno, togliendosi un po di quel peso che nel tempo ha accumulato sulle sue spalle. I significati non può trovarli da se come ha competentemente intuito. Io penso che viste tutte le analisi e accertamenti che ha fatto, può senz'altro rivolgersi ad uno psicologo.
Dott.ssa Silvia Rotondi
Risposto il: 04 Giugno 2016