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Esperto Risponde

Disagio viscerale

Gentile dottore, sono un maschio, h. cm 169, kg 74 ma a maggio 2016 ero kg 66. Ecco schematicamente il mio caso: nel maggio 2016 all'età di 37 anni appena compiuti (fino allora sano come un pesce e buon camminatore con passo da montagna: 10km erano un piacere) feci alcune flessioni al contrario issandomi lentamente ma con forza pensando di rassodare gli addominali e sentii qualcosa entrare in trazione tra stomaco e colon ascendente. Ecco le conseguenze: esposizione delle grandi safene, piedi e mani fredde, debolezza viscerale dopo 2-3 sigarette (che sparisce all'attimo con un cucchiaio di olio extravergine), stanchezza viscerale dopo poche centinaia di metri di cammino in salita, necessità di sbottonarmi i pantaloni quando sono alla guida, improvvisa fitta di dolore allo stomaco per ogni stress improvviso (es. necessità di frenare all'improvviso, cosa relativamente normale nel traffico), desiderio sessuale scarso, erezioni piú blande, giramento di testa e fame d'aria (non semplice fiatone ma sensazione di carenza di ossigeno) dopo poche rampe di scale, drammatico senso di stremamento allo stomaco con sensazione di "cuore in gola" dopo 10 minuti di lavoro fisico di media entità (es. accatastare ceppi da camino), minore soppotrazione agli sbalzi termici (uscendo di casa soffro di piú il freddo e rientrando provo un senso di stordimento).

Sono stato al pronto soccorso tre volte (8 luglio svenimento durante il tempo libero, 10 luglio dolore fitto allo stomaco appena sveglio, 8 ottobre fame d'aria, tachicardia, disagio viscerale e gambe molli mentre consegnavo pizze) ed ho fatto (2 gennaio) una eco: tutto nella norma. Non ho nessuna storia di alcool, droghe o depressione. Puó trattarsi del nervo vago o comunque di un nervo compromesso? Se si che fare? Grazie infinite per la vostra attenzione.

Risposta del medico
Specialista in Gastroenterologia e Ecografia

La sua descrizione dei disturbi suggerisce una relazione con un evento traumatico pregresso. Le consiglio di consultare anche un chirurgo e un chirurgo vascolare. Potrebbe essersi verificata qualche lesione a carico di qualcuna delle varie afferenze dell'addome superiore-diaframma. Potrebbe indagare con una angioRM addome superiore o con angioscintigrafia (angiografia e venografia radioisotopica. È difficile, così, senza visitarlo, dare un giudizio corretto. Ma la storia che racconta merita una paziente ricerca diagnostica. Ne parli col suo medico e col chirurgo; e magari col neurologo per le strutture nervose, come lei dice, della regione interessata. Cari saluti e auguri

Risposto il: 15 Febbraio 2017