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Egregio dottore, volevo illustrarle

Egregio dottore, Volevo illustrarle approssimativamente il caso di mia madre per capire se è possibile sottoporla al trattamento SIRT. La paziente affetta da ca. mammario operato, pT1c (m) N3a M1, recettori negativi. E' stata sottoposta a mastectomia e svoutamento del cavo ascellare il 7 luglio 2005. L'esame istologico ha evidenziato "parenchima mammario con ca duttale in filtrante G3 e intraduttale ad alto grado, con focale estensione ai lobuli ed al margine di resezione; areola e capezzolo senza evidenza di neoplasia; Metastasi di Carcinoma in 15/21 Linfonodi isolati, con estensione neoplastica al connettivo perinodale e focali aspetti di embolia neoplastica endovasale. Assetto recettoriale: ER: neg; PgR: neg; pS2:neg;Mib1:37%; Her2 neu:neg; p53:78%". Gli esami non evidenziano metastasi alle ossa, al torace, né ad altri organi tranne che al fegato, che "appare aumentato di volume e sono presenti numerosissime alterazioni avascolari multiple a carico praticamente di tutti i segmenti, quelle di dimensioni maggiori a livello della porzione superiore del segmento VII e VIII e causano un alieve compressione delle vene sovraepatiche con diametro massimo superiore ai 3 cm.; alterazioni di circa 0,5-1 cm. sono presenti praticamente in tutti i lobi." Resto in attesa di una Sua rapida risposta e la ringrazio per la cortese attenzione. Distinti saluti, Valeria.
Risposta del medico
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La SIRT non è indicata in tale situazione clinica essendo un trattamento in sperimentazione per le metastasi epatiche da ca del colon già sottoposte alle varie Chemioterapie standard; si sta valutando un suo utilizzo nel tumore della mammella ma solo in casi selezionati, sempre dopo aver espletato tutti i trattamenti standard previsti in questi casi, che non sono pochi: Il mio consiglio è quello di fare una Chemioterapia con antracicline e taxani, se le condizioni cliniche lo permettono, affidandosi, naturalmente all'oncologo di riferimento
Risposto il: 26 Settembre 2005