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Egregio dottore, volevo spiegazioni riguardo al

Egregio dottore, volevo spiegazioni riguardo al problema di mio fratello, in un mese ha perso 15 Kg, ha un colore di pelle giallo-verde, ha da 10 giorni la febbre che la và da un minimo di 37,5° a 38°. Da premettere che lui non ha mai bevuto alcolici, né fumato. Le scrivo il referto dell'ecografia: Abbondante versamento ascitico sovra e sottomesocolico. Fegato di dimensioni regolari e con struttura ecografica alterata per la presenza di tre lesioni rotondeggianti ipercogene del dm di cm 1,4,cm 1,6 e cm 2, evidenziabili rispettivamente al seg. 8, 5 e 7. Colecisti normodistesa, dismorfica per angolatura del fondo, nel cui Lume si osservano blocchi ipercogeni, generanti ombra acustica posteriore, del dm max. di cm 3, circa da riferire a calcoli. VBI e VBE non dilatate. Vena porta di calibro regolare. Vena mesenterica superiore e vena splenica con cinetica respiratoria conservata. Non tumefazioni abnormi in corrispondenza della loggia pancreatica. Aorta addominale di calibro regolare. Milza di regolare diametria, bene ecostrutturata. Reni in sede, normovolumetrici, con buona rappresentazione delle quote parenchimali, conservazione della differentazione parenchimo centrale e senza ectasie delle cavità escretrici calicopieliche nè gruppi di forti echi da calcoli. Conclusioni: Abbondante ascite. Lesioni ipercogene al fegato. Necessario prosecuzione dell'iter diagnostico (esame TC con mdc). Il radiologo mi ha parlato, che è possibile che ci sia un tumore al fegato, ecco io vorrei ulteriori informazioni sulla terapia che si fa in questi casi, e un'indicazione sui migliori centri che ci sono in Italia. Sicura di una sua risposta (la prego il più presto possibile), la ringrazio anicipatamente di vero Cuore, Dany.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
E’ effettivamente necessario proseguire negli accertamenti diagnostici eseguendo una TC con mezzo di contrasto od una RMN, in primo luogo. Eventualmente, se necessario, in un secondo momento si può prendere in considerazione un agoaspirato delle lesioni, se sussiste qualche dubbio diagnostico. Tra i migliori Centri in Italia, uno dei più esperti nella cura dei tumori del fegato si trova presso l’Ospedale Maggiore di Milano – Policlinico - dipartimento malattie dell’apparato digerente ed endocrinometabolico – diretto dal Prof Massimo Colombo.
Le metastasi epatiche sono una malattia molto comune. Il 30-50% dei pazienti affetti da un tumore sviluppa metastasi al fegato nel corso della malattia. Particolarmente predisposte alla diffusione a livello epatico sono le neoplasie del tratto gastro-intestinale (colon, retto, intestino tenue, stomaco, ecc…) perché il sangue di tali organi arriva al fegato attraverso il sistema venoso portale, che vascolarizza appunto il fegato.E’ più raro che possano derivare dalla tiroide. La diagnosi di metastasi nella maggior parte dei casi è formulata attraverso una ecografia dell'addome ed una TAC (tomografia assiale computerizzata). Per alcuni tumori sono utilizzabili utili esami di laboratorio specifici (marker tumorali sierici): ad esempio, per le metastasi epatiche da neoplasia del colon-retto, la determinazione del marker CEA (antigene carcino embrionario) permette di migliorare l'efficacia dei test radiologici. La biopsia epatica è indicata solo in alcuni casi e, in particolare, quando non è nota la sede del tumore primitivo. Nei casi dubbi può essere utilizzata come elemento di conferma e non di esclusione della malattia.
Risposto il: 09 Giugno 2005