Il valore alterato della bilirubinemia, non associato ad alterazione di altri test epatici (aminotransferasi, Albumina, tempo di protombina, fosfatasi alcalina, gammaGT) non esprime una cattiva funzione del fegato od un suo stato di sofferenza ma è espressione, verosimilmente della sindrome di Gilbert. Si tratta di una condizione del tutto benigna, costituzionale, che non richiede terapie né controlli. Invece l’aumento del colesterolo, in particolare del Col-LDL, è un fattore di rischio cardiologico che non va trascurato. Inizialmente si può verificare se con una dieta a basso contenuto di colesterolo e di grassi sia in grado di normalizzarne i valori. Altrimenti si dovrà prendere in considerazione una terapia farmacologica con farmaci inibitori delle sintesi di colesterolo (statine).