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Esperto Risponde

Il mio ragazzo dall'età di 7 anni soffre di

Il mio ragazzo dall'età di 7 anni soffre di cardiomiopatia ipertrofica non ostruttiva, nell'agosto 2002 da un holter è stata evidenziata un'Aritmia ipercinetica ventricolare con un episodio di TV di 8 batitti. Nell'agosto 2003 lamenta un forte dolore allo stomaco persistente con riflesso al cuore, preoccupato si reca al pronto soccorso dove viene sottoposto a vari controlli e dove gli viene consigliato un ricovero di 3 gg per accertamenti, dovendo partire per le vacanze rimanda al rientro. Al rientro si ricovera all'ospedale e dopo gli accertamenti gli viene detto dovrà essere sottoposto ad un ablazione a causa di un'aritmia anomala. Al momento del ricovero preso alla sprovvista ci ripensa e rimanda di una settimana. Decorso tale periodo, decide e si fa ricoverare, al momento del ricovero, analizzata (un po' superficialmente) la sua situazione e la famigliarità (madre e sorella morte improvvisamente per problemi al cuore) gli viene consigliato l'impianto del defibrillatore. In sala operatoria (doveva fare l'ablazione) viene sottoposto all'esame elettrofisiologico e viene rilevata una TVns degenerata a FV, si decide di procedere con l'impianto. Dopo qualche settimana dall'operazione il mio ragazzo inizia ad avere delle riserve e a non accettare a pieno l'impianto fino a quando, nel maggio 2004 durante un accesa discussione al telefono, riceve un fortissima scossa seguita da altre 6, in questo lasso di tempo non perde mai conoscenza viene trasportato in ambulanza, gli vengono fatti vari esami, gli somministrano dell'ansiolitico lo dimettono dall'ospedale esortandolo a recarsi, il mattino sucessivo all'ospedale dove gli era stato impiantato il Defibrillatore per controllare la registrazione dell'episodio. La registrazione rileva una tachicardia sinusale, gli viene riprogrammato il defibrillatore (era programmato a 194) e mandato a casa. dal quel giorno il mio ragazzo non vive più, 20 gg fa ha avuto un attaco di panico, seguito da altri (ha paura che il defibrillatore possa ripartire di nuovo). Ci siamo recati in un altro centro cardiologico dove ha avuto tutti i controlli del caso e dove gli è stato riprogrammato ulteriormente l'impianto e dove gli è stato assicurato che non ripartirà inappropriatamente!!! La mia domanda è cosa devo fare: 1) per tranquillizzarlo, 2) le scosse che ha ricevuto possono aver causato danni al Cuore o i dolori e il fastidio che ogni tanto lamenta sono dovuti al suo stato di ansia? Grazie.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
Credo che certamente la decisione di impiantare il defibrillatore sia stata corretta: l’esistenza di una cardiomiopatia ipertrofica e la famigliarità per morte improvvisa, oltre ai reperti dello studio elettrofisiologico, non lasciano dubbi. Putroppo talora il settaggio del defibrillatore può portare ad inconvenienti quale quello capitato (funzionamento inappropriato del defibrillatore), ma una sua riprogrammazione, tenendo conto dei riscontri registrati durante interventi inappropriati, porta pressocchè costantemente alla eliminazione dell’inconveniente. Le scosse subite dal cuore non possono certamente avere provocato qualche danno all’organo. Data l’impossibilità di controllare in altro modo il rischio di avere imprevedibili, gravi aritmie cardiache, credo che l’essere dotato di un sistema, ora ben funzionante, che può in ogni momento salvare la vita dovrebbe essere di per sé un buon motivo per vivere di fatto più tranquillo.
Risposto il: 12 Febbraio 2007