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Esperto Risponde

Manovre

Sono un ragzzo di 23 e per tutta la vita ho fatto attività sportiva anche con alcuni risultati a livello regionale e nazionale. Da quando ho 14 soffro saltuariamente di tachicardia parossistica e sebbene le numerose visite e controlli medici normali Holter, ECG, Ecocardiogramma nessun medico è riuscito ad identificare una reale causa o disfunzione. Ho avuto un numero molto elevato di crisi una è stata anche documentata con un ECG non dall'inizio ma da metà fino alla sua conclusione. In una crisi mi sono misurato il battito e avevo pulsazioni forse superiori al 220 battiti al minuto. Praticamente da solo ho appreso alcune tecniche che mi permettono di avere un certo controllo della crisi e che me la fanno passare. Una di queste è quella di trattenere il respiro e di allargare il più possibile la gabbia toracica. Uno cosa ho però notato ossia che la crisi mi passa molto spesso ogni qual volta vengo distratto da qualcosa, o rido per una battuta, insomma qualcosa che mi distolga la mente dal Cuore che mi batte anche nel cervello. Ultima cosa che volevo aggiungere prima di formulare una domanda era un consiglio a coloro che sono interessati all'argomento o coloro che soffrono di questo problema da poco tempo è di non farsi intimorire ne durante la crisi, cosa molto difficile, ne dopo perchè posso fermamente affermare che più si ha paura che la crisi avvenga più questa arriva, anche nel non far niente. La spensieratezza in tutto ciò che si fà deve diventare un modo di porsi automatico. Bisogna paradossalmente fregarsene altamente. La domanda che volevo porre era se esistono degli studi che leghino la tachicardia parossistica con il ritmo respiratorio, e soprattutto se esistano delle teorie su determinati ritmi respiratori in grado di prevenire l'arrivo della crisi?L'altra domanda è: sono mai successi casi di infarto in seguito a tachicardia parossistica?é ragionevole pensare che la tachicardia in qustione poassa essere legata ad una cenza di qualche minerale nel sangue?
Risposta del medico
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Alcune manovre respiratorie ed addominali (manovra di Valsalva o espirio brusco a naso e bocca chiusi) possono interrompere crisi tachicardiche parossistiche attraverso l’attivazione del sistema nervoso parasimpatico. Non vi è relazione di causalità fra crisi tachiaritmiche del giovane ed infarto miocardico.
Risposto il: 26 Aprile 2005