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Mia madre, anni 84, soffre di ipertensione da

Mia madre, anni 84, soffre di ipertensione da circa 25 anni. Nel dicembre 2005 ha avuto un episodio di embolia polmonare piuttosto grave, per cui ha assunto, fino a febbraio 2007, il Coumadin. La terapia anticoagulante orale è stata sospesa a febbraio di quest'anno, a seguito di intervento di endoprotesi per un aneurisma aortico addominale, che ha richiesto doppio intervento a seguito della formazione di un endoleak. Mia madre è uscita dall'ospedale con la seguente terapia: Aprovel 150: 1/2 compressa al mattino Amaryl: 1 compressa al mattino Cardioaspirina: 1 compressa dopo pranzo Totalip 10, Aprovel 150, Lucen 20: 1 compressa alla sera La pressione non risultava ben regolata e tendeva a rialzarsi notevolmente (fino a 180/85 e oltre) e inoltre esisteva la necessità di valutare la ripresa del Coumadin. Per questi motivi, dopo il primo controllo post operatorio, eseguito con un Ecocolordoppler, che evidenziava un buon esito dell'intervento, mia madre si sottoponeva a ultriori controllo presso il cardiologo che l'aveva seguita nell'episodio di embolia polmonare. A seguito della visita, oltre gli eventi pregressi (placche carotidee con stenosi intorno al 50%, VD dilatato, insufficienza trispidalica moderata PAPs38 mmHg, sindrome post-trombotica arto inf. dx con canalizzazione valida e stasi distale modesta, protesi aotica normofunzionante) il cardiologo evidenziava all'ecocuore una modifica dell'ipertensione polmonare per cui riteneva opportuno intervenire così sulla terapia: Plavix 75 in sostituzione della Cardioaspirina, che mia madre tollerava poco bene Tareg 40: 1 compressa al mattino in sostituzione di 1/2 compressa di Aprovel 150 Zanedip 10: 1 compressa alla sera in sostituzionedella compressa di Aprovel 150. Inseriva inoltre il Lasix 25 (1 compressa al mattino) quando riferivamo che lo Zanedip, già usato in precedenti terapie, provocava gonfiore agli arti inferiori, oltre che forti abbassamenti pressori, cui il medico sembrava non dare importanza. Da ieri mia madre ha cominciato la nuova terapia: mentre sembra tollerare bene il Plavix, dopo l'assunzione dello Zanedip si è verificato il solito abbassamento pressorio (90/45) che avveniva anche in precedenza. E, su mia iniziativa, non le ho somministrato il Lasix! Cosa faccio? Diminuisco le dosi sia del Tareg sia dello Zanedip? Oppure mi limito ad inserire il Plavix nella terapia precedente? Ma come risolvo il problema della pressione polmonare? Devo anche chiarire che mia madre ha difficoltà con gli Ace inibitori, perché le provocano un tosse stizzosa, mentre tollera megli i sartanici, anche se la tosse non scompare. Mi scuso per la lunghezza della spiegazione e vi ringrazio dell'aiuto e dei chiarimenti che vorrete darmi. Cordiali saluti
Risposta del medico
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Purtroppo il problema clinico è complesso, e non è certamente agevole dare risposte esaurienti senza un contatto clinico diretto con la paziente: vi sarebbe indicazione alla ripresa del Coumadin, non solo per la storia clinica di embolia polmonare, ma anche per la presenza di una protesi aortica, e su queste problematiche poco si ottiene con l’antiaggregazione di Plavix. Se lo Zanedip non è ben tollerato, come pare, ci si deve muovere fra Aprovel ( o Tareg) e Lasix, modulando soprattutto il diuretico in relazione alle condizioni cliniche e alla risposta della pressione arteriosa. Di più, in un colloquio virtuale, non si può dire.
Risposto il: 16 Luglio 2007