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Esperto Risponde

Nel febbraio ’06 mi è stato diagnosticato un

Nel Febbraio ’06 mi è stato diagnosticato un Acufene a destra con ipoacusia neurosensoriale 6000Hz, probabilmente di origine virale, per il quale mi è stato detto che “non si può fare nulla”; immediatamente trattato con assunzione per 10 giorni di Medrol e concentrati intramuscolo Vitaminici senza alcun apprezzabile cambiamento finale.
Le sensazioni che avvertivo e che avverto anche ora molto piu’ raramente - oltre il costante ronzio – erano e sono a volte la sensazione di fresco nell’orecchio o una leggera pressione o un lieve dolore. Inoltre, quando deglutisco sento l’effetto di questo movimento nelle orecchie, forse anche prima ma non ci facevo caso.
Da quando è iniziato il problema inoltre avverto occasionalmente dei picchi di suono su uno o sull’altro orecchio, che durano qualche 5/6 secondi ed ho notato che la percezione dell’acufene ds non è sempre identica, sembra variare o accompagnarsi a suoni piu’ sottili o fruscii (non so’, non è facile da spiegare).
A metà settembre '06 ho eseguito degli ulteriori accertamenti audiologici (dal referto: visita specialistica, audiometria tonale, altri test audiometrici, impedenziometria, ABR), da cui risulta: timpanogrammi nei limiti-riflesso stapediale presente bilateralmente- audiogramma destro con deep tonale alle alte frequenze- audiogramma sinistro normale- acufene destro tarabile come tono 6 kHz e 25 dB, non inibibile- potenziali evocati acustici del tronco encefalo, alla intensità di stimolazione sonora sovraliminare di 110 dB SPL, bilateralmente nella norma per morfologia, latenze e ripetibilità delle singole onde. Giudizio diagnostico: Ipoacusia percettiva zonale destra acufenica – normoacusia sinistra – il tracciato elettrofisiologico depone per una origine cocleare dell’ipoacusia.
Inoltre, è dall’inizio di settembre che ho un fastidio alla gola, iniziato con un lieve dolore esternamente al pomo d’adamo (6/7 giorni), per poi manifestarsi in maniera variabile-discontinua, fin a tutt’oggi, con un leggero bruciore di gola o sensazione di leggero restringimento esofageo, che genera a volte muco catarrale. Dal tampone faringeo, finalmente eseguito di recente, è risultata presente una colonia di batteri gram-negativi (morganella morganii), che il medico mi sta facendo trattare, sulla base dell’antibiogramma, con ciprofloxacina.
Da qualche giorno mi sembra di percepire l’acufene piu’ intensamente, la sera soprattutto.
Chiedo, pertanto:
-Se ci può essere relazione tra la “successiva” infezione alla gola e l’acufene ds, e se la ciprofloxacina è ototossica ed, infine, se è opportuno eseguire altri esami al termine della terapia antibiotica;
-Se è opportuno eseguire ulteriori accertamenti, e quali, (esami ematici, urine e strumentali o altro ?) per comprendere meglio la causa del mio acufene monolaterale e capire se posso fare qualcosa.
Grazie

Risposta del medico
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Gli antibiotici sono potenzialmente ototossici pertanto se ne consiglia l’uso quando necessario. Lei ha effettuato l’iter diagnostico corretto e completo per la valutazione dell’acufene.
Nella maggior parte dei casi non è possibile comprendere la causa di un acufene.
Esite una terapia alternativa degli acufeni (Trt) di cui si può documentare sul sito dell’ A.I.R.S.
Risposto il: 15 Maggio 2007