Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Perdita di controllo

Salve, sono una ragazza di 23 anni, nel Giugno 2015 ho effettuato gli esami del sangue dopo 4 anni che non li facevo e non ho riscontrato nulla di particolare. Adesso in seguito a un forte stress ho dei sintomi di perdita di controllo. Il mio medico mi ha visitato e mi ha detto che sono stati d'ansia, ma io essendo ipocondriaca penso al peggio. Se lui mi ha detto di non farli e non li ha tirati in ballo mi devo fidare? Grazie

Risposta del medico
Specialista in Psicologia e Psicoterapia

"Sintomi di perdita di controllo" è una descrizione molto generica. È molto importante la "narrazione" che il paziente fa dei suoi vissuti. Oggi troppo spesso i pazienti arrivano dal medico e più che raccontare come si sentono, usano parole di uso comune, che etichettano il problema ma non lo esprimono per quello che è. Dire ansia, paura, panico, è una generalizzazione: ognuno ha il suo stato d'animo ed è quello che bisogna esprimere ed ascoltare. In ogni caso, se il medico non ritiene di fare esami clinici io mi fiderei: oggi infatti c'è la tendenza opposta di fare spesso esami diagnostici a sproposito, per tranquillizzare il paziente (ma anche il medico).

Vista la sua giovane età, il problema del "controllo" (di sé, della realtà esterna, ecc.) dovrebbe non essere eccessivo. Molte esperienze devono essere maturate con relativa naturalezza e un po' di misurata audacia. Perché ha timore di "perdere il controllo"? cosa teme che possa succedere? Sono domande che dovrebbe porsi e che richiedono risposte semplici e dirette (lasci stare i termini medici). Idem per la paura d'ammalarsi. La malattia in generale esiste e non possiamo "controllarla". Ma "perché" dovrebbe in questa fase colpire lei ed impedirle di vivere a pieno la sua vita? Io credo che la vera paura che lei ha è quella di poter "vivere bene", non quella di ammalarsi o morire. Rifletta sulle sue aspirazioni (forse sono eccessive e lei è troppo severa con se stessa?), e provi a ripensare in positivo il percorso che vuole fare. La paura di vivere non la si scaccia con il coraggio, ma più semplicemente affrontando le cose, nonostante la paura! Se non riesce a superare da sola questo ostacolo, consideri la possibilità di farsi aiutare da uno psicoterapeuta. Auguri.

Risposto il: 12 Dicembre 2016