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Esperto Risponde

picco d'ipertensione?

Salve dottore,2 giorni fa sono andato al mare, e dopo dei 3 bei respiri mi sono tuffato e ho fatto circa un 25-30 metri in apnea (circa 16 bracciate), ad una profondità di circa un metro e mezzo; e non credo di aver sforzato più di tanto. Appena sono riemerso mi è venuta una fitta molto forte di mal di testa sulla tempia sinistra. Il cuore chiaramente mi batteva molto, e sentivo la vena della tempia che pulsava. Il mal di testa più doloroso che abbia mai provato, però ho stretto i denti e mi sono calmato, e dopo circa 30 secondi il dolore mi è passato, lasciandomi solo un fastidio. Tornato a casa ho fatto le scale di corsa e arrivato al piano il dolore mi è ritornato, non forte come prima però. Allora ho capito che mi risorgeva ogni volta che mi si alzava la pressione di colpo, per esempio alzandomi dal divano. Il giorno dopo ho riprovato al mare e sempre dopo la stessa apnea il dolore ritornava. Mi aiuti lei, spero non sia grave.Grazie, FrancescoPS: Ho 17 anni
Risposta del medico
Dr. Massimo Barrella
Dr. Massimo Barrella
Specialista in Neurologia
Carissimo, più che alla pressione arteriosa in sè questi episodi mi fanno pensare ad un'intolleranza all'incremento della pressione liquorale. Quando andiamo in apnea, e, in parte, quando facciamo sforzi rapidi e improvvisi, che comportano un non adeguato compenso ventilatorio (come appunto salire le scale di corsa), si verifica un incremento della pressione liquorale, che va di concerto con la pressione intraddominale e quella venosa centrale. Un mezzo per provocare questa condizione è la manovra di Valsalva, ovvero una prolungata e forzata espirazione tenendo bocca e naso chiusi. Sotto il controllo di un medico potresti eseguire questa manovra controllando contemporaneamente i parametri cardiocircolatori e, nel tuo caso specifico, monitorando la circolazione cerebrale con un doppler transcranico. Sinceramente non credo che tu possa, alla tua età, avere una pressione arteriosa alterata. Il dolore potrebbe invece essere espressione di un lieve disordine del drenaggio venoso cerebrale. Prima di procedere ad esami ulteriori (che sono un pò invasivetti, tipo angiografia cerebrale), accertati della dinamica del disturbo e cerca di capire se la sua insorgenza è correlabile con qualche evento precedente (chessò, un trauma, un'otite...). Ciao
Risposto il: 13 Agosto 2010