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Qualche mese fa ho posto la vostra attenzione al

Qualche mese fa ho posto la Vostra attenzione al problema di salute che ha colpito mio marito nel 1999: FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE IN CORSO DI IPOPOTASSIEMIA ESTREMA E COMA POST-ANOSSICO; la mia domanda era se era il caso l'impianto di un Defibrillatore e avendo avuto una risposta negativa, forse è il caso che chiarisca un pò meglio la sua storia. Nel 1990 con un semplice elettrocardiogramma si è scoperto che qualcosa non andava e così iniziarono i primi accertamenti dal cardiologo il quale accertò un BLOCCO INCOMPLETO DI BRANCA DX; furono fatti esami tra i quali HOLTER-ECG-TOXOTEST-MONOTEST-TEST REUMATICI Ecocardiogramma. Si ricoverò per altri esami e si scoprì che c'era un disturbo di conduzione intraventricolare criptogenetico e l'unico consiglio fu quello di risparmio fisico e controlli periodici. Nel 1992 dopo una ECG, il BBDX era completo e BLOCCO SOTTONODALE DI PRIMO GRADO: nessuna terapia! Nel 1993 ricoverato per studio di conduzione che rimaneva stabile. Nel 1999 viene ricoverato d'urgenza come avevo già scritto nella lettera precedente, con INSUFFICIENZA RESPIRATORIA DA FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE ED IPOPOTASSIEMIA. All'atto della dimissione, dopo sette giorni, era prescritto il LENTOKALIUM E KANRENOL. Posso aggiungere che mio marito esattamente due mesi dopo moriva. Tornando indietro un momento premetto nel dire che la causa della FIBRILLAZIONE fu individuata nella IPOPOTASSIEMIA ESTREMA la cui genesi, tuttavia, non fu mai identificata, nè risulta un'anamnesi indicativa di una condizione acuta e transitoria di DISIONEMIA. E' da rilevare che nel corso del predetto ricovero è stata documentata la presenza di BLOCCO BIFASCICOLARE e di Bradicardia. Mi chiedo, anzi, chiedo a Voi come è possibile che non si sia fatto nulla per evitare la morte. Grazie.
Risposta del medico
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Cara signora, dai dati che mi riporta devo dire che anche io non vedo le indicazioni all’impianto di un defibrillatore. In altri termini, l’impianto del defibrillatore non sarebbe risultato utile ad evitare la morte di suo marito perché le cause che hanno portato alla fibrillazione ventricolare non dipendevano primariamente dal cuore, ma l’aritmia è stata la manifestazione terminale.
Risposto il: 18 Marzo 2005