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Esperto Risponde

Reintervento bypass. quali sono i rischi e i benefici?

Buonasera dottore,

mio padre nel 1994, dopo un infarto ha subito un intervento con 5 bypass. Oggi a distanza di 23 anni, nonostante si sia sottoposto periodicamente a controlli, coronografie e angioplastiche è giunto ad avere solo uno dei 5 bypass ancora aperti mentre gli altri si sono richiusi.

Premetto che mio padre non è diabetico nè obeso ma ha delle coronarie geneticamente " contorte e fragili". Ha subito il primo intervento all'età di 43 anni e oggi ne ha da poco compiuti 66.Abbiamo continuato e portato al massimo la cura farmacologica.

Abbiamo provato per alcuni anni un farmaco sperimentale vasodilatatore ma siamo giunti al risultato prima detto. ad oggi, dopo nuova coronarografia ci è stato prospettato come ultimo appiglio un reintervento in quanto è stato individuato un nuovo vaso probabilmente utile a rifare il bypass.

Ci sono stati illustrati gli enormi rischi del reintervento, dalle semplici aderenze al fatto che il vaso individuato in coronarografia non sia idoneo a bypass ma ci è stato anche fatto presente che restare così non dà grandi aspettative di vita. A questo punto, scusandomi con lei per il linguaggio poco medico le chiedo quali sarebbero i vantaggi egli svantaggi in questa situazione

Grazie

Risposta del medico
Dr. Guglielmo Actis Dato
Dr. Guglielmo Actis Dato
Specialista in Cardiochirurgia e Malattie dell'apparato cardiovascolare

Buongiorno.

In realtà una situazione come quella di suo padre richiede una valutazione approfondita per quanto riguarda la vitalità del muscolo cardiaco e la funzione intesa come capacità contrattile del cuore.

Se questa è ancora buona e se il muscolo ancora è vitale vale sicuramente la pena di fare una rivascolarizzazione che se non potrà essere diretta con un by pass ho una angioplastica può essere anche di tipo indiretto con delle metodiche utilizzate in passato ma che possono essere ancora impiegate in casi complessi come quello di suo padre.

Mi riferisco in particolare alla possibilità di fare l’intervento di vineBerg oppure l’intervento di agopuntura miocardica che determinano un processo di neo angiogenesi

Risposto il: 07 Dicembre 2017