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Esperto Risponde

Rinvio a consulti medico specialistici

Egregio Dottore,
il mio problema riguarda mio suocero. Da molti anni soffriva di claudicazio, essendo stato anche un medio fumatore, in passato(15-20 s. al di), e avendo descritto episodi passeggeri di angina pectoris, che non ha mai preso sul serio, essendo queste manifestazioni di ichemia transitorie.Il medico curante gli aveva prescritto giá 2-3 anni fa un betabloccante, che peró lui stesso manipolava e modificava a piacere, diminuendone la dose che dapprima era di 1/4 Cp.2 volte al di, poi 1/2 Cp. 2 volte al di, o- addirittura-sospendendolo! Sta di fatto che col passare del tempo, peggiorava sia la claudicazio, sia aumentava la pressione , sopratutto la sistolica, con valori che ultimamente erano sempre intorno ai 155-160/85/95. Le mie avvertenze non vennero prese in considerazione, nemmeno quando ultimamente lamentava episodi di capogiri, vertigini, dovuti ad impennate della pressione. Ebbene, si sono manifestati 2 mesi e mezzo fa i primi seri TIA, con afasia, che col passare delle ore andavano in crescendo, ma non lo spaventarono.Si é deciso di andare in ospedale solo quando notó che trascinava una parte del corpo!Al suo ingresso aveva una pressione di 195/110. La diagnostica con RMN rilevó uno Stroke minor. All' eco-doppler cardiaco, una ipertrofia del V. sx. La pressione fu trattata massivamente, ma la sistolica sembrava resistente alla terapia antiipertensiva. Ne uscí 10 giorni dopo, con valori 165/80. Terapia: Amlodipina, 10mg; Ramipril (?); Metoprololo, 1Cp); Simvastatin 40Mg e Ass 100 mg al dí. Ora, a distanza di 2 mesi e mezzo dall' evento ischemico, la pressione si é stabilizzata a 153-157/60-78, e non pare abbassarsi oltre. Non sono valori questi ancora pericolosi per tutto il sistema cardiovascolare?? Perché si aspetta a modificare la terapia, a vedere dove risiedono le cause? Lui assume al bisogno Viani, un broncodilatatore, in quanto soffre di una broncopneumopatia ostruttiva(io penso sarcoidosi). Ora, agli ultimi esami del sangue, sono diminuiti i valori di colesterolo(da 275 a 159) i trigliceridi che aveva a 250, non sono stati piú rilevati, ed é aumentata la glicemia a digiuno( da 70 a 109), inoltre é stata riscontrata microematuria nelle urine, per cui é stato inviato dall' urologo che visiterá tra un mese!! Possono nel frattempo essere peggiorati i reni, che dall' ultima eco sembravano in ordine?? La resistenza della sua pressione, puó essere dovuta(tra l' altro) al broncodilatatore che contiene un corticoide?? Lei, cosa mi consiglia di fare? Grazie del tempo che vorrá dedicarmi.
Risposta del medico
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Suo suocero ha bisogno di un buon internista che coordini tutte le patologie. La pressione di 155/60 è elevata e necessita di correzione terapeutica. L’urologo dopo averlo visitato dovrà eseguire degli accertamenti necessari a chiarire l’origine dell’ematuria. Pertanto se la situazione permane tale una eventuale ospedalizzazione internistica potrebbe chiarire lo stato di patologia.
Risposto il: 09 Gennaio 2007